mercoledì 4 febbraio 2009

DIGNITA' DELLA VITA

Mi sfugge come si possa parlare di “dignità della vita”, affermandone la violazione nel caso della morte decretata, di Eluana Englaro. Che dignità può avere la sopravvivenza totalmente inconsapevole di un povero corpo martoriato che la natura, in questo caso matrigna, ha obbligato a vegetare proprio malgrado?

Viviamo una strana realtà, dove si uccidono nella generale indifferenza e per volontà della madre, migliaia di feti, potenzialmente persone sane, forti e intelligenti e si discute invece da anni sulla sorte di un povero corpo inerte, svuotato di ogni coscienza di sé, totalmente dipendente.

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