sabato 31 maggio 2008

SENZA PAROLE...

Alcuni giorni fa, in un quartiere popolare di Roma, non a caso quella Roma da poco in mano alla destra, un gruppo di squadristi, di chiara ispirazione fascista, entra in alcuni negozi, urlando slogan razzisti, picchia alcuni immigrati, sfascia buona parte degli arredi e si dilegua. Lo sdegno è unanime. Le istituzioni cittadine, di destra ricordiamolo, con malcelato imbarazzo stigmatizzano l’inaccettabile atto di soprafazione. La stampa di sinistra impazza dando voce alla sacrosanta indignazione contro i rigurgiti di squadrismo fascista suscitati dall’atteggiamento di intolleranza fomentati dalla destra xenofoba.

Cosa ci si può attendere se, chi oggi governa la nazione e la capitale, per vincere, ha fatto leva sui più bassi istinti di ostilità verso gli stranieri e i diversi?

Le analisi sociologiche si moltiplicano e tutte sono concordi: si tratta di un segnale chiarissimo della deriva reazionaria di stampo fascista che incoraggiata, più o meno direttamente, dalla nuova maggioranza parlamentare, condurrà l’Italia sulla strada della reazione più retriva.

Un paio di giorni fa, si presenta alla Questura di Roma un uomo. Si auto-denuncia quale unico autore dell’aggressione ai negozi. Afferma, in modo rozzo ma efficace, che il suo gesto nulla ha a che fare con la politica, alla base solo ragioni personali. Non è di destra, anzi, è di sinistra, tanto è vero che ostenta un tatuaggio del Che.

domenica 25 maggio 2008

MEGLIO TARDI CHE MAI

Finalmente, dopo ventidue anni di idiozia ambientalista, si comincia a riparlare di energia nucleare. Nel frattempo grazie ai Realacci, ai Pecoraro etc., abbiamo pagato carissima l’energia elettrica acquistata dai paesi confinanti che la producono con le centrali nucleari, a pochi chilometri dal confine, che, in caso di incidente, ci contaminerebbero come se le avessimo nel giardino di casa.

Il colmo dell’idiozia del popolo bue si estrinseca nei cartelli che all’entrata di molti paesi e città, recitano: “comune denuclearizzato”. Forse il prezzo del petrolio a livelli assurdi, o il crollo del bluff delle così dette “energie rinnovabili” oppure la sparizione da panorama politico degli ambientalisti, ha generato un momento di lucidità, per anni impensabile, se è vero che oggi alcuni sondaggi situano oltre il 75% la quota di italiani favorevoli alla costruzione delle centrali atomiche di terza generazione. È proprio il caso di dire: “meglio tardi che mai”.

sabato 24 maggio 2008

AVANTI COSI', CON DECISIONE!

I primi segnali appaiono incoraggianti. Dopo una campagna elettorale evidentemente ben impostata, tanto d’aver comportato una vittoria clamorosa, i primi provvedimenti approvati dal Governo sembrano decisi ad attuare quanto promesso.

Una gran parte della credibilità dell’esecutivo, del resto, si gioca tutta in questa fase. Lo stato di grave emergenza, determinato dalla fallimentare gestione del precedente governo, obbliga il nuovo ad agire con tempi serrati, ad affrontare le intricate problematiche in modo rapido, deciso e con chiarezza d’intenti. Stabilite le priorità occorre procedere di slancio. Ripulire le nostre città da un’immigrazione irregolare dedita ad ogni crimine pur di sopravvivere, disinfettare le strade di Napoli abbandonata a se stessa dalla colpevole incapacità degli amministratori di sinistra, risolvendo il problema in modo strutturale e duraturo. Rilanciare un’economia soffocata dalla falsa politica di “risanamento” attuata dal precedente governo che è stato cacciato dalla volontà di elettori indignati con chi ha saputo soltanto salvaguardare i privilegi della “casta”.

Ora si tratta di procedere con correttezza istituzionale, non rifiutando il dialogo, ma senza lasciarsi invischiare da esso. Gli elettori hanno manifestato chiaramente la loro volontà. La discontinuità col recente passato deve essere netta e chiara, in tutto. Una Destra decisa a riportare Ordine, Legalità e Sviluppo, sarà destinata a governare per lunghi anni, mentre una sinistra velleitaria ed incapace altro non può fare che meditare amaramente sui propri errori.

Avanti così quindi. Senza prestar ascolto ai vaniloqui provenienti dall’estero.

mercoledì 21 maggio 2008

UN SEGNALE IMPORTANTE

Oggi Consiglio dei Ministri. L'immigrazione clandestina DEVE essere reato. E' una cosa scandalosamente incredibile che oggi ancora non lo sia.

lunedì 12 maggio 2008

TRAVAGLIO, UNO SQUALLIDO PERSONAGGIO

I personaggi come Travaglio sono davvero maestri nello spargere zizzania e coprirsi completamente di letame. Ora più che mai necessita fare pulizia da questi personaggi equivoci che utilizzano, grazie alla complicità di conduttori scorretti, la Televisione pubblica come una tribuna da cui lanciare invettive, senza contraddittorio, spesso basate su congetture e falsi teoremi.

domenica 11 maggio 2008

OTTIMO INIZIO

Grande Maroni! Avanti così! Senza prestar orecchio alle sterili proteste di una sinistra irresponsabile. Basta farsi guidare dal buon senso.

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Il Ministro degli Interni, Maroni, ha affermato che intende verificare l’opportunità di rendere reato l’immigrazione clandestina. Alla luce di una simile affermazione sorge spontanea una domanda: oggi, chi entra illegalmente nel nostro territorio, come viene considerato?

E’ possibile che una nazione come la nostra, esposta ad ogni genere di flusso migratorio, con problemi gravissimi di sicurezza legati alla presenza di clandestini, non preveda nel proprio ordinamento una norma che consideri reato l’immigrazione illegale?

Evidentemente sì! Tant’è vero che gli irregolari godono di precedenze nelle graduatorie, hanno diritto all’assistenza medica, a mandare i figli negli asili pubblici, nelle scuole etc.

Cosa bisognerebbe fare ai responsabili di questa follia?

Non resta che sperare che un governo serio, ponga rimedio a questa situazione che può solo essere definita assurda.

sabato 10 maggio 2008

SGARBI VS TRAVAGLIO

Questa mattina mi è capitato di vedere su "La 7" la partecipazione di Sgarbi alla trasmissione condotta da Santoro. Trasmissione alla quale partecipa, nelle vesti di ospite fisso, il "giornalista" Marco Travaglio.
Per quanto io non ami le esibizioni chiassose e litigiose che tanto vanno di moda ultimamente in TV, devo dire che è stata una grande soddisfazione sentire Sgarbi coprire dei peggiori insulti, l'indispettito Travaglio.

giovedì 8 maggio 2008

Ricorre, in questi giorni, il sessantesimo anniversario della fondazione dello stato di Israele. Facile constatare l’atteggiamento ostile, palesato da una parte della sinistra, quella estrema, fortunatamente espulsa, per volontà popolare, dalle aule parlamentari.

Come già ebbi occasione di dire, non nutro una particolare simpatia per le comunità ebraiche presenti in altri stati. Come tutte le comunità minoritarie, sebbene quelle ebraiche siano integrate da secoli, manifestano la tendenza a formare una sorta di enclave. Mantenendo inalterati usi e costumi religiosi, di fatto creano dei gruppi impermeabili, solidali in modo ferreo nel loro interno, in grado, vista l’indubbia l’abilità individuale, di condizionare, anche pesantemente, la politica dello stato ospite.

Al contrario nutro un a profondissima ammirazione e un assoluto rispetto per il popolo dello Stato di Israele che da sessant’anni lotta con incrollabile coraggio per assicurarsi la propria sopravvivenza, circondato da una marea di nemici cialtroni, numericamente e territorialmente preponderanti, che ne desiderano la cancellazione.

Quindi: Onore all’indomito coraggio dello Stato di Israele!

lunedì 5 maggio 2008

COMMEMORAZIONE DI UN GENOCIDIO

Tra aprile e maggio del 1975, con l'invasione dalla Cambogia operata dai Khmer Rossi, iniziava il luminoso cammino per raggiungere il nobile obiettivo di rieducare il popolo cambogiano conducendolo in una sorta di paradiso agreste collettivizzato, luogo ideale, dove realizzare i sacri principi laici di uguaglianza e giustizia sociale tanto cari, oggi come allora, ai teorici del Comunismo.
In quei tragici giorni, la storia ci insegna, è iniziata la scrittura dell'ennesima, ma non ultima, pagina nel libro degli orrori perpetrati nel nome dell'ideologia comunista.
I guerriglieri rossi, guidati dal folle Pol Pot, imperversarono per quattro lunghi anni, stravolgendo con inaudita e programmata ferocia l'organizzazione sociale. Stravolgimento operato svuotando la capitale Phnom Penh, (2 milioni di abitanti) in 24 ore, separando a forza le famiglie ritenute nucleo fondante del sistema borghese, torturando e uccidendo chi portava gli occhiali perché colpevole di saper leggere, chiudendo fabbriche ed uffici, distruggendo scuole, incoraggiando la delazione e il sospetto. I fratelli dovevano denunciare i fratelli. I figli i genitori. L'unica forma di organizzazione socio-economica ammessa: le comuni agricole, autentici campi di concentramento recintati con filo spinato. La sola forma di lavoro: quello manuale.
Questo scampolo di paradiso terrestre si concludeva con l'invasione vietnamita del 1979. Nel frattempo erano morte due milioni (2.000.000) di persone. Le radici storiche, culturali, economiche e sociali di una nazione erano state annientate. Le cataste di ossa calcinate dal sole sono ancora oggi visibili, esposte ad imperitura memoria.
I quadri dell'allora P.C.I., tra i quali spiccavano i nomi di D'Alema, Cossutta, Bassolino e Napolitano, attualmente riciclati, all'epoca dei fatti non mancarono di manifestare appoggio incondizionato e solidarietà totale all'azione dei Khmer Rossi di Pol Pot, firmando un documento che recitava: "occorre sviluppare un grande movimento di solidarietà e di appoggio ai combattenti. Ogni democratico, ogni comunista, sia, come sempre, al loro fianco".
Dopo poche settimane dall'instaurazione del "paradiso comunista" sull'Indocina calerà un imbarazzato silenzio e l'atroce genocidio verrà scientificamente attuato con la complice indifferenza dell'intellighenzia "progressista".
Eppure i signori sopraccitati e i troppi loro ottusi seguaci, fattisi ricostruire chirurgicamente l'imene virginale, sono ancora qui oggi ad ergersi quali unici veri depositari della democrazia.
Ancor oggi nelle nostre piazze si vedono sventolare le bandiere rosse, ancor oggi esistono due partiti che si definiscono orgogliosamente comunisti, finalmente fuori dalle aule parlamentari, relegati al pallido e mortifero simulacro di quello che furono.

domenica 4 maggio 2008

FASSINO, UN POVER'UOMO


Nel variegato bestiario dei professionisti della politica di sinistra, a mio parere, Piero Fassino, merita una considerazione particolare. Non so esattamente perché ma, da sempre, nutro un certo rispetto per l’allampanato piemontese dall’aspetto del beccamorto. Forse proprio per quell’aria dolente da cucciolo di avvoltoio malamente cresciuto, o forse per quell’attitudine da sgobbone tenace, pervicacemente teso ad arrivare con l’infaticabile impegno dove altri arrivano con assoluta facilità e non curanza. Non so meglio definirne la ragione, ma vederlo commosso, allo scioglimento dei DS - dopo tanta fatica per meritarsii un posto al sole come Segretario di partito, con la prospettiva di cedere il posto ad una nullità come WV - mi ha fatto proprio una gran pena. Anche questa sua cieca ostinazione a difendere l’indifendibile disastroso operato di Prodi e del suo fallimentare governo, dà la reale misura della statura del personaggio, unico forse a credere almeno un po' in quello che dice. Anche se questo si commenta da solo.

TROPPO CLAMORE PER NULLA

Preferisco non commentare la sciocchezza proferita dallo stolto figlio del leader libico. Mi limiterò a dire che il solo atteggiamento sensato, di fronte a simili dichiarazioni, dovrebbe essere la totale indifferenza.
Il miglior modo per disarmare gli sciocchi è ignorarli.

sabato 3 maggio 2008

URAGANO DI DESTRA

Anche Londra sterza a Destra. Tempi sempre più duri per la sinistra. La misura è colma. C'è bisogno di politiche rigorose, che ripuliscano le città europee dalla marmaglia che, con la complicità di una sinistra imbelle, imperversa da anni, pericolosamente. Il vento sta diventando un uragano.

LA SINISTRA CON LA SCHIUMA ALLA BOCCA

Terminato da poco il periodo della campagna elettorale, a seguito dell'epocale trionfo della destra, è oggi molto divertente assistere alle trasmissioni dove autorevoli esponenti della parte sconfitta ricorrono ad ogni sorta d'insulto per stigmatizzare quella che, per loro, è una situazione drammatica.

Ex deputati o senatori della sinistra radicale, oggi costretti a cercarsi un lavoro per campare, che si stracciano le vesti farneticando di resistenza, di costituzione, di allarme Fascista. E' la solita sinistra incapace di analizzare le ragioni, oscure solo a loro, della bruciante sconfitta. Capace solo di insultare gli avversari e tutti coloro che li hanno votati. La vittoria della destra non può essere espressione di democrazia, per loro, la parola democrazia è sinonimo di vittoria della sinistra.