mercoledì 15 dicembre 2010

EDITORIALE 3

La caduta di Fini non si arresta. Continua a sprofondare in mare di mediocrità. Speriamo che questo sia veramente l'atto finale e che ci liberi della sua imbarazzante presenza sulla scena politica nazionale. Il suo destino è dirigere il famoso ufficio "0", quello dove si fanno le fotocopie.

domenica 31 ottobre 2010

EDITORIALE 2

Assisto al lento disgregarsi di un'idea. L'idea di un Governo di Destra, sostenuto dall'autorevolezza della serietà e dell'efficienza, del modo di fare tutte le cose nel modo migliore, rispetto alla cialtroneria veleitaria e scombinata, della sinistra.

Completamente assorbito da una intensissima quotidianità, ogni tanto osservo e rimango sconcertato.

L'idea che il potere di decidere su materie quali: l'immigrazione, l'economia, la fiscalità, l'educazione, l'ordine pubblico e quant'altro, torni in mano alla sinistra, mi getta nella più cupa costernazione.

lunedì 20 settembre 2010

EDITORIALE

Non leggo mai il blog di Grillo, proprio per evitare il profondo disgusto che tale atto potrebbe provocarmi, ma oggi, navigando in cerca di notizie, ho involontariamente attivato un link che mi ha condotto proprio lì.

L’ultimo post, pubblicato, commenta il suicidio di un universitario che si è lanciato, pace all’anima sua, dal tetto della facoltà perché incapace di intravvedere una speranza per il proprio futuro. Il commento di Grillo, o forse più verisimilmente, della redazione appositamente istruita ed addestrata, in modo piuttosto articolato, addossa tutta la colpa allo Stato, affermando, in estrema sintesi, che i giovani non hanno nulla, perché i nostri governanti, vecchi, hanno tutto.

La serie di commenti dei “grillini di supporto”, oltre 1000, sebbene ovviamente non li abbia letti tutti, in gran copia, si stracciano le vesti, intonando lamentazioni a favore del povero ragazzo scagliandosi veementi contro il solito tiranno.

Ora, a parte la grossolanità della tesi sostenuta, talmente cialtronesca che neppure vale la pena di confutare, superato il sentimento di umana pietà per il povero sventurato, a nessun "grillino" è venuto in mente di pensare che migliaia di ragazzi, nelle stesse condizioni di quello sventurato, invece di saltare dal tetto, si rimboccano le maniche, iniziano a darsi daffare e si fanno strada, anche se tra mille difficoltà, per assicurarsi un posto più o meno al sole.

Sebbene sia davvero sconcertante, hanno preferito seguire la traccia offerta dal padre del ragazzo, cioè che si tratta di un “omicidio di stato”. Rilanciando acriticamente la trita vulgata sinistrorsa, tanto in voga ai tempi della contestazione, che attribuisce al così detto “sistema” alla così detta “società”, quelli che, in realtà, altro non sono che i fallimenti del singolo, tentando di elevare sull'altare del martire colui che in realtà ha compiuto un tristissimo e decisivo gesto di viltà.

Che altro dire se non che mi viene da vomitare?

ONORE AL PARA' DEL COL MOSCHIN

Oggi i funerali solenni del Tenente Romani, caduto sul campo nell'adempimento del Dovere. Onore alla memoria!

venerdì 17 settembre 2010

LA CACCIATA DEI ROM

Alzi la mano chi considera i Rom persone gradite. Ipocrisia a parte, è noto a tutti, proprio perché è sotto gli occhi di tutti, che gli appartenenti a quell'etnia, generalmente, incarnano alla perfezione il prototipo dell'elemento socialmente pericoloso. Sono oggettivamente disonesti, sporchi, ladri, violenti e assolutamente refrattari ad ogni comune ed elementare regola del vivere civile. Trasformano i luoghi dove si accampano, entro breve tempo, in immonde discariche. Sfruttano i loro figli, spesso, in modo crudele.
I soliti campioni dell'ipocrisia affermeranno con sdegno che le mie asserzioni sono una lista di luoghi comuni, ma, purtroppo, questi "luoghi comuni" sono l'impietosa fotografia della realtà.

Come in ogni questione umana, ci sono delle eccezioni. Ma la percentuale di individui integrati, rispetto alla massa è davvero irrisoria.

Quello che sta facendo Monsieur le Président è assolutamente sacrosanto e personalmente mi chiedo da tanto tempo quando anche i nostri governanti decideranno di applicare dei giusti provvedimenti di espulsione.

Non ha alcun senso cercare di favorire l'integrazione di chi, da sempre, rifiuta d'integrarsi. Molto giusto invece far sì, mediante aiuti internazionali allo sviluppo, che questa etnia possa vivere degnamente nella propria terra d'origine.

L'atteggiamento della Commissaria europea lussemburghese, si commenta da solo. invece d'indignarsi meglio farebbe a vergognarsi.

mercoledì 18 agosto 2010

SENZA TITOLO

Un breve pensiero per Cossiga. Un uomo, uno statista, a cui vanno riconosciuti almeno due meriti: l'anti-comunismo e l'anticonformismo. Retorica a parte, se n'è andato un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra Patria.

lunedì 2 agosto 2010

GULLIVER TRA I LILLIPUZIANI

Ho sempre votato a Destra. MSI-DN prima, AN poi. Salutai positivamente l’elezione di Fini alla testa dl maggior partito di Destra, ciò avveniva dopo la breve parentesi di Rauti, uomo acutissimo, ma, superato dalla storia. Vedevo in Fini l’uomo nuovo, dinamico, capace di portare le idee di Destra nel nuovo scolo.

I primi dubbi sono coincisi con le prese di posizione chiaramente ispirate da un ambizioso opportunismo, a seguire un crescendo di affermazioni che hanno consolidato il disagio, sorto dalla delusione. Colui che mi era parso, una sorta di fine stratega, capace rilanciare e dare grande consistenza alla Destra, si è rivelato uno squallido complessato, che, anche se con mille dubbi, alla fine accetta un’alleanza ideale con Forza Italia salvo poi ripercorrere stoltamente la strada assurda di chi lo ha preceduto, seguendo una traiettoria di declino che conduce inevitabilmente all’oblio. Prima di lui Follini, oggi scomparso. Poi Casini, ora ridotto a vagheggiare democristiani pasticci.

La Destra italiana è afflitta dal problema opposto a quello che, da lungo tempo, affligge la Sinistra, dilaniata da una crisi irrisolvibile, determinata dalla desolante assenza di una figura carismatica, di un leader capace di guidarla.

Non sono per niente contento di dover affermare, con sempre crescente convinzione, che colui che viene beffardamente definito, dai detrattori “il nano di Arcore”, continua in realtà a rivelarsi un gigantesco Gulliver, proprio perché rapportato ai lillipuziani presuntuosi che lo circondano, affannandosi disperatamente per abbatterlo.

martedì 6 luglio 2010

UNA SEMPLICE CONSIDERAZIONE

Trovo odioso commentare gli avvenimenti della scena italiana in questo periodo. Mi disturba l'atteggiamento idiota, di parte della maggioranza, la vuota e debole faziosità, i toni rozzi e populisti, l'atteggiamento "curiale" delle opposizioni.

Una sola considerazione s'impone, nonostante tutto, il governo di Destra, seppure tra diffilcoltà e con qualche incertezza, sta conducendo l'Italia fuori dalle secche della peggiore crisi globale, dal secondo dopoguerra, riguadagnado stima e considerazione internazionale, per la nostra nazione.

Tutto il resto sono inutili chiacchiere.

Il fatto che questo avvenga grazie ad un uomo che non brilla per statura, fornito di un'ego smisurato, è solo un lato del paradosso. Per essergli grati, nonostante tutto, basta solo pensare a dove saremmo adesso se, al posto suo, ci fosse il Professore.

lunedì 7 giugno 2010

LA CROCIATA DEI GIUDICI

Davvero indicativo il fatto che la categoria di privilegiati per eccellenza, per buona parte composta di scansafatiche inefficienti, rifiuti tassativamente la riduzione di stipendio, giustamente imposta della manovra economica.

Egualmente degno di nota il fatto che la sinistra si schieri a difesa della medesima categoria, per la prima volta oggetto di un tale provvedimento, scagliandosi contro il Governo al grido di: “pagano sempre i soliti noti”!

venerdì 4 giugno 2010

MALA TEMPORA CURRUNT

Il problema dei nostri tempi consiste nel fatto che, ormai, la totalità della popolazione dei paesi sviluppati pretende di vivere in una situazione di benessere che sino a poco tempo fa era dato per scontato, come se si trattasse di una sorta di diritto naturale acquisito e immutabile. Basta riflettere un attimo sul fatto che se solo si risale indietro di due generazioni, la situazione era ben diversa. La stragrande quantità della popolazione di quei tempi, era contenta quando riusciva a soddisfare i propri bisogni primari, quali nutrimento giornaliero, un riparo sopra alla testa, il riscaldamento d’inverno, qualche panno con cui coprirsi e un paio di scarpe. Queste semplici cose assolutamente essenziali venivano conquistate con condizioni e orari di lavoro, spesso, massacranti, senza alcuna garanzia di sicurezza e di previdenza.

Successivamente, lo sviluppo dell’industria, il progresso tecnologico, le così dette “conquiste sociali, hanno fatto sì che un sempre maggior numero di persone accedessero a condizioni di vita sempre più comode, seppur sempre piuttosto essenziali, sino a giungere ai giorni nostri dove la quasi totalità pretende di possedere almeno 2 auto, 2 telefonini, andare in vacanza in luoghi esotici, possedere l’abbonamento alla pay-tv, uscire spesso a mangiar fuori, andare a teatro, al cinema e ad assistere a concerti.

Basta riflettere un attimo per rendersi conto che ciò non è possibile. O meglio, se in un recente passato, per una rilevante parte della popolazione, questo è stato possibile, quasi sicuramente, in futuro non sarà più così. Le risorse, purtroppo, sono limitate e per quanto questo possa dispiacere è meglio che larga parte di coloro che credevano nel costante e continuo miglioramento della situazione di benessere generale, si rassegnino a ridimensionare draconicamente le proprie aspettative.

Personalmente ritengo che la recente Crisi, con la forte contrazione dei mercati e la conseguente drastica riduzione della Produzione con la perdita di tanti posti di lavoro, abbia semplicemente condotto a livello reale, con questo intendo commisurato alla disponibilità di risorse, le condizioni “drogate” del periodo ante crisi. A riprova di questo, il fatto che la “ripresa”, o la “crescita” come si sente sempre più spesso dire, stenta ad affermarsi ed è generalmente debole. A mio modesto modo di vedere così è, e così continuerà ad essere, proprio in virtù del fatto che le risorse sono limitate, e, siccome giustamente non tutti siamo uguali, i più bravi e preparati o i più fortunati è giusto abbiano di più, i meno dotati o i meno fortunati abbiano di meno.

Il vero problema forse risiede nel fatto che una realtà tanto dura da accettare deve essere costantemente celata, da parte di chi si trova nella poco invidiabile posizione di governare, quindi sempre alla ricerca di consenso, allo scopo di salvaguardare un minimo di stabilità sociale.

mercoledì 2 giugno 2010

LA TRAPPOLA DI HAMAS

Quel che sta succedendo in questi giorni, a seguito dell’attacco del convoglio turco da parte della Marina d’Israele, costringe a riflettere sulla scarsa lucidità con cui, da un po’ di tempo a questa parte, i capi dello Stato di Israele, affrontano le provocazioni dei tantissimi nemici.

Non si tratta di valutare se l’intervento sia giusto o sbagliato, che sia giusto è ovvio, uno Stato sovrano, nelle condizioni d’esistenza di Israele deve intervenire quando un gruppo di cialtroni, lanciando una sfida provocatoria, cerca di eludere un embargo, appare però sin troppo evidente che lo stato ebraico è stupidamente caduto in una trappola. Sacrosanto impedire a un convoglio di dubbia costituzione di approdare a Gaza, ma farsi trascinare in una rissa sanguinosa a tutto vantaggio dei cialtroni islamici è stato veramente un autogol.

L’atteggiamento tenuto subito dopo l’accaduto e sino ad oggi, poco si confà ad una Nazione disposta a difendere il proprio diritto d’esistere, contro i confinanti Stati che ambirebbero cancellarla dalla carta geografica. Se si decide di agire, in modo rapido e duro, per pretendere il rispetto dell’embargo, occorre dopo, a cose fatte, difendere, nelle sedi opportune e con forza, la legittimità della propria decisione.

martedì 25 maggio 2010

QUESTA E' L'OPPOSIZIONE IN ITALIA

D’Alema continua a vaneggiare di fallimento della Destra, mentre nel frattempo nel suo stesso partito le voci che affermano il suo fallimento personale aumentano in continuazione, il riferimento chiaro è l’esito elettorale in Puglia, sua storica roccaforte.

Il segretario del PD, Bersani, continua a sbraitare che il Governo non sta facendo nulla contro la crisi e afferma che la manovra economica della Destra continuerà a colpire i più deboli ed aumenterà le tasse.

Casini, altro leader dell’opposizione, parla di un Paese sull’orlo del baratro, di casa che brucia, di situazione di emergenza e vaneggia di un “terzo polo” che evoca i tempi d’oro della della DC, obiettivo che, oltre ad essere nauseante, è assolutamente velleitario.

Non mi addentro a elencare il contenuto delle dichiarazioni di Di Pietro, le conosciamo tutti e si qualificano da sole.

Nel frattempo il Governo macina successi elettorali, cosa che in democrazia deve pur avere un significato. Incassa l’approvazione delle istituzioni europee. Mantiene, nei fatti, l’Italia fuori dalle critiche ripercussioni che hanno coinvolto la Grecia, e di quelle comunque pesanti che stanno interessando Spagna e Portogallo. Assicura all’Italia una situazione certamente migliore di quella che, in questa congiuntura, attraversa l’altezzosa Gran Bretagna.
Con inattesa autorevolezza guida le scelte dell’Europa atte a proteggere la moneta unica.

A questo punto s’impongono le seguenti riflessioni: o la nostra opposizione sta vedendo un film diverso dalla realtà oppure è talmente profonda la crisi che la attanaglia da non riuscire nemmeno ad avere la lucidità necessaria a capire che in questo modo, lo voglia il Cielo, assicurerà per lunghi anni l’egemonia della Destra.

venerdì 21 maggio 2010

IL CASO SANTORO

In questi giorni si sta consumando la tragi-commedia del pensionamento di Santoro. Non voglio sindacare sulla "buonauscita", è stato capace di ottenerla, buon per lui, però capita inevitabilmente di leggere le dichiarazioni dell'"eroe della libra informazione" e quindi sorge spontanea una domanda: si può definire libero un paese solo perchè chi dispone di un posto privilegiato per comunicare, è libero di infangare gratuitamente il prossimo?

Santoro, tra le altre cose, si vanta di aver dato voce a Luttazzi, di aver divulgato il pensiero di Travaglio. Entrambi personaggi la cui onestà intellettuale è nota.

Attaccare il Potere con la satira, è sacrosanto, a patto che lo si faccia con intelligenza e buon gusto.
Attaccare i Potenti con inchieste scomode lo è almeno altrettanto, a patto che lo si faccia con adamantina onestà intellettuale, verificando le fonti ed essendo "al di sopra di ogni sospetto.

E' davvero difficile comprendere di cosa Santoro possa, a buon titolo, vantarsi, se non di essere un campione di disonesta quanto palese faziosità.

martedì 18 maggio 2010

ALTRI CADUTI SUL FRONTE AFGANO

Aumenta il tributo di sangue versato, da giovani italiani, nell'adempimento del loro dovere. Profondo rispetto ed onore alla memoria dei caduti.

Virile incoraggiamento ai feriti con l'augurio di rientrare risanati, al più presto, ai loro posti di combattimento.

Acuto fastidio per l'atteggiamento dei media che, come di consueto, frugano impietosamente nel dolore di parenti ed amici dei caduti.

Profonda nausea per le dichiarazioni di politicanti cialtroni che ad ogni occasione chiedono il ritiro, rinverdendo la fama di traditori degli alleati guadagnata all'epilogo della Seconda guerra mondiale.

lunedì 26 aprile 2010

ADESSO BASTA CHIACCHIERE

E' veramente giunto il momento di smetterla con le parole e passare ai fatti. Il gioco di Fini e della sinistra è chiaro, condurre a logoramento la coalizione di destra. Con continui attacchi, condotti con ogni mezzo, su più fronti, primo fra tutti quello giudiziario, per continuare a poter dire che il governo di destra continua a fare promesse che non mantiene. Che questa tesi sia smaccatamente falsa è sin troppo evidente, ma la sinistra, abilissima nell'applicazione della scienza comunista della disinformazione ad ogni costo, continua ossessivamente a ripetere la stessa cantilena, prorio per la totale crisi di idee in cui versa da sempre.

Evitare inutili proclami, e offerte di "dialogo" utili soltanto a
farsi rispondere con sprezzanti rifiuti. I richiami del Presidente della Repubblica per quanto sensati, sono realmente inutili, perchè evidentemente inapplicabili.

E' giunto il mometo di dare dimostrazione alla massa di cialtroni della volontà di modernizzare e cambiare radicalmente la struttura marcia della Nazione.

25 APRILE

Colpisce, durante la visione dei filmati d’epoca, la sfacciata baldanza delle sparute pattuglie di soldataglia irregolare, sommariamente equipaggiata, priva di ogni disciplina, i così detti “partigiani” non a caso definiti “banditi”, dalle truppe regolari della RSI e dai loro alleati della Wermacht.

Infastidisce la pervicacia con cui i pochi reduci aterosclerotici si ostinano a cercar di glorificare quei tristi giorni, che culminano con l'atroce orgia di ferocia comunista consumatasi a piazzale Loreto.

venerdì 23 aprile 2010

CHIARIMENTO INTERNO

Da tempo era nell'aria, finalmente il chiarimento ha avuto luogo. Il suicidio politico di Fini si è compiuto, davanti a tutti e senza possibilità di riabilitazione.

Sono anni ormai che non si comprende l'atteggiamento dell'ex leader della disciolta AN. Sempre teso a smarcarsi da ogni posizione di destra. Sempre pronto ed emettere sibillini "distinguo" quasi a volersi accreditare quale reale alternativa a Berlusconi, strizzando l'occhio alla sinistra.

Che non fosse la strada giusta, il "Fine stratega", avrebbe dovuto rendersene conto da tempo. Così facendo ha invece disorientato il suo storico elettorato senza riuscire ad attrarne di nuovo.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un declino inesorabile che ha ridotto Fini ad una posizione imbarazzante di sterile opposizione interna appoggiato da uno sparuto gruppetto di fedelissimi, isolati dal contesto. Che contrasta nettamente con la figura di Berlusconi che, uscito costantemente rafforzato da ogni esito elettorale, nonostante ogni tentativo di abbatterlo, ora vede rafforzata, in modo plebiscitario, la sua posizione di incontrastato ed incontrastabile leader del proprio partito.

giovedì 11 marzo 2010

QUESTA SI' CHE E' UNA SENTENZA

"ROMA (Reuters) - Un immigrato irregolare deve essere espulso anche se ha figli minori che frequentano la scuola in Italia, perché l'esigenza di legalità delle frontiere è più importante di quella del diritto allo studio".

Questa sentenza, emessa oggi dalla Corte di Cassazione, fa sperare che si stia invertendo la tendenza lassista, in materia di immigrazione, indotta e condotta dalla sinistra.

LA GRANDE TRUFFA?

La triste vicenda della presentazione delle liste elettorali continua a svolgersi in modo davvero strano.

Sino a ieri, ho rifiutato di pensare che gli avversari potessero essere a tal punto scorretti da cercare d'impedire che detto atto fondamentale avvenisse nei giusti termini. Se si dovesse appurare che così è avvenuto, sarebbe, questa sì, una cosa davvero grave per la democrazia. Grave al punto da rendere davvero risibili le false e strumentali accuse di limitazione della libertà di stampa o di instaurazione d'improbabili "regimi".

Un qualche pasticcio deve comunque essersi verificato. Il fatto odioso è che da giorni non si senta parlar d'altro e si continui ad essere lontanissimi dal vederci chiaro.

Ho la netta sensazione che, se Berlusconi si è espresso in quei termini, deve essere in possesso di notizie di prima mano, c'è solo da augurarsi che abbia scrupolosamente verificato le fonti.

Temo che - se si dovesse appurare una qualsivoglia forma d'impedimento o di sabotaggio, messo in atto dagli avversari - sarà davvero difficile evitare una pesante onda di sdegno popolare.

lunedì 8 marzo 2010

UN PENSIERO PER LE DONNE

Il mio pensiero va alle donne che conducono la loro esistenza in quelle zone del mondo dove sono schiave dell'ignoranza e dell'arroganza maschile. In paqrticolare a quelle che sono obbligate a nascondersi sotto schermi di stoffa in nome di assurdi precetti religiosi.

sabato 6 marzo 2010

IL GRANDE PASTICCIO PARTE 3a

Non c'è nulla da fare, è la classica situazione in cui più ci si muove più si fa il gioco del nemico.

Mi interesserebbe solo sapere se gli imbecilli, autori di questo disastro, si sono resi conto dell'entità del danno.

Totalmente inutile affermare la parzialità dei controlli, anzi, controproducente. Proprio per questo sarebbe stato il minimo attendersi un "rigore cartesiano" nell'espletamento, perfetto, di tutti gli adempimenti di legge.

In un'Italia malata, dove ogni pretesto inesistente viene suscitato ad arte e gonfiato a dismisura, pur d'impedire alla Destra di govevernare, essere così stolti da fornire all'avversario, per sua natura scorretto, un'occasione di questo tipo, è cosa davvero inconcepibile.

venerdì 5 marzo 2010

GRANDE PASTICCIO PARTE 2a

Non mi sento di escludere che in effetti i "controllori" abbiano applicato due metri di giudizio. Del resto è cosa arcinota che in vasti settori delle istituzioni, leggi Magistratura, ostacolare la Destra sia vissuta come una "missione per salvare la Nazione" da perseguire con ogni mezzo e ad ogni costo.

Come elettore storico della Destra, però, penso di avere il diritto di conoscere i nomi degli idioti che sono stati capaci di offrire, ad una sinistra in totale crisi d'idee e di contenuti, l'occasione per fare, a buon titolo, la voce grossa.

Quello che il popolo della Destra oggi dovrebbe fare è, in primo luogo esigere che i responsabili, diretti ed indiretti, paghino in modo esemplare per la loro sciatteria.

giovedì 4 marzo 2010

IL GRANDE PASTICCIO

Questa volta sono costretto a concordare con Napolitano, si tratta di un umiliante pasticcio.

Difficile immaginare come si possa essere tanto idioti da ritrovarsi in una situazione simile. Lo schieramento politico che governa la nazione, incapace di presentare le liste elettorali secondo i normali criteri regolamentari.

Le alte gerarchie ora impegnate nel tantivo di rimediare al disastro, rimedio che se trovato, verrà ovviamente etichettato dall'opposizione come l'ennesimo provvedimento varato per salvaguardare gli interessi della destra.

Almeno in questo caso come si farà a dargli torto?

martedì 16 febbraio 2010

DOPPIOPESISMO GASTRONOMICO

Non provo istintiva simpatia per Beppe Bigazzi, peraltro chiarisco che amo i gatti, come del resto tutti gli animali domestici e selvatici, ragione per cui proprio non condivido tutto questo "starnazzar di oche" sulla vicenda della ricetta per cucinare il piccolo felino, incautamente presentata dal conduttore televisivo toscano.

Mi sfugge francamente la differenza tra l'assoluta normalità nel mangiare il coniglio, l'agnello da latte o il vitello e l'orribile crudeltà insita nel mangiare il gatto. Mah!?

domenica 14 febbraio 2010

SOLIDARIETA’ TOTALE A BERTOLASO

Guido Bertolaso è, di gran lunga, il migliore responsabile della Protezione Civile che la Repubblica Italiana abbia mai avuto. Competente, scrupoloso, rapido e deciso nelle scelte, capace di assumersi responsabilità pesanti, senza peli sulla lingua quando si tratta di esprimere opinioni scomode. Un uomo di alta statura in mezzo a nani deformi.

Ha un solo grande punto debole, essere persona stimata e apprezzata da Berlusconi.

L’attacco è evidente, la strategia è chiara. Da un lato l’azione implacabile della magistratura sinistrorsa che non manca occasione per colpire, dall’altro l’opera meticolosa di sciacallaggio della così detta opposizione, che, sempre alla ricerca del proprio meschino interesse di bottega, pur di privare l’odiato Berlusconi di un uomo chiave, portatore di innegabili successi, non esita a chiederne, a gran voce, le dimissioni.

lunedì 25 gennaio 2010

AIUTI PATETICI

Bertolaso è un Grande! Una persona tutta d’un pezzo, un tecnico di elevato valore, prestato alla politica chiacchierona. Solo chi non lo conosce poteva pensare che, recatosi ad Haiti - notando la solita cialtroneria Yankees al lavoro, intenta a profondere imponenti risorse con risultati drammaticamente scarsi – non facesse una dichiarazione chiara e sintetica, come nel suo stile, per stigmatizzare l’evidente realtà.

Ai diplomatici, poi, l’imbarazzate compito di rimediare dissociandosi.

venerdì 22 gennaio 2010

PROCESSO BREVE, UN SERIO SEGNALE D’ALLARME

A mio modesto parere si sta davvero superando il limite. È noto al mondo intero, purtroppo, che il sistema giudiziario italiano soffre da anni di un male gravissimo, che consiste nell’inaccettabile lentezza dei procedimenti. Inutile elencare le durate bibliche di processi penali e cause civili, basti pensare alle sanzioni comminate dal competente ente comunitario o le ripercussioni che questa desolante situazione, degna del quarto mondo, ha sulla possibilità di attrarre investimenti stranieri, in epoca di globalizzazione e di crisi.

Ritengo pertanto sia davvero degno della peggiore degenerazione mentale/morale osteggiare, con ogni mezzo, un provvedimento che tende a fissare tempi certi e ragionevoli, per lo svolgimento dei diversi gradi di giudizio.

Il fatto che questo provvedimento vada a vantaggio di Berlusconi, ammesso che sia così, per prima cosa è dovuto al fatto che la Corte Costituzionale ha bocciato il “lodo Alfano” contraddicendo platealmente la sentenza di due anni predente, che aveva già bocciato il “lodo Schifani”, solo alfine, davvero mal dissimulato, d’intralciare l’azione del legittimo governo in carica.

È un vero e proprio scandalo che pur di colpire Berlusconi, democraticamente e legittimamente eletto, si tacci, con i peggiori aggettivi, un provvedimento legislativo sacrosanto che è vergognoso che nessun governo abbia ancora inserito nel nostro ordinamento, proprio per il timore di dispiacere alla vera e unica casta intangibile, dotata di ogni genere di privilegio e di smisurato potere, la Magistratura.

mercoledì 13 gennaio 2010

ANCORA SULL’IMMIGRAZIONE

Ritengo utile precisare che, a mio parere, l’unico modo serio e responsabile, per fare dell’immigrazione una “inevitabile” risorsa positiva, è innanzi tutto, sistemare le conseguenze dei tremendi errori del passato, che, è inutile ed ipocrita negarlo, sono sotto gli occhi di tutti.
Successivamente sarà necessario applicare una rigorosa politica che preveda l’accesso strettamente controllato, sulla base di verifiche quantitative e qualitative, di persone motivate e corrette che siano in grado, allora sì, d’inserirsi, a buon titolo, nel nostro sistema senza subire umiliante sfruttamento ed alimentando l’illegalità, ma espletando i Doveri e godendo di Diritti, circondati del giusto rispetto che si tributa naturalmente a chi si comprende animato da spirito positivo.

Le linee guida fondamentali per affrontare il problema immigrazione non possono e non devono essere ispirate al solo concetto di carità, che per sua natura accoglie indiscriminatamente qualsiasi bisognoso. L’apparato sociale, le strutture pubbliche e private, la scarsità delle risorse, non lo permette.

Rimanere indenni dal flusso di migranti è impossibile, ma subire un’invasione incontrollata è un crimine, commesso da una classe politica imbelle e moralmente corrotta, ai danni delle nostre future generazioni.

martedì 12 gennaio 2010

NON E' QUESTIONE DI RAZZISMO

Per quanto sia comprensibile che l'Osservatore Romano, quotidiano Vaticano, sia tenuto a supportare il messaggio evangelico e solidale di Santa Romana Chiesa Cattolica e Apostolica, nella sua autorevole veste di prestigioso organo di comunicazione, farebbe bene a riflettere sul fatto che ciò che è accaduto a Rosarno, è la conseguenza logica ed inevitabile di anni di errori accumulati a seguito di politiche sconsiderate e lassiste, condotte dalla sinistra, con il complice beneplacito dei “cattolici progressisti", orientate a consentire l'entrata incontrollata di manodopera, votata al più bieco sfruttamento da parte di delinquenti privi di scrupoli, nel pieno disprezzo per la legalità, creando le premesse per l'inevitabile esasperazione della popolazione locale.

Ergo, urlare allo scandalo accusando l’Italia di razzismo, è quantomeno ipocrita.

lunedì 11 gennaio 2010

ESPELLERE NON SOLO I CLANDESTINI

Ovviamente tutti i clandestini devono essere immediatamente espulsi, ma non ci si deve limitare a questo atto, è necessario verificare anche la condizione degli immigrati con permesso di soggiorno. Non si può tollerare che un immigrato, così detto “regolare”, viva in orribili bidonvilles, in condizioni igieniche disastrose.

Un immigrato, per vivere sul territorio italiano, deve adeguarsi alle regole del vivere civile, rispettare rigorosamente le nostre leggi, pagare le tasse sui giusti ed onesti guadagni e quindi possedere adeguati mezzi di sostentamento, in grado di consentirgli condizioni di vita decorose.

A ogni immigrato “regolare” non in possesso di questi elementari requisiti, deve essere revocato immediatamente il permesso di soggiorno e quindi subito espulso dal territorio nazionale.

E’ giusto dare atto che la strada intrapresa dall’attuale governo di Destra è finalmente corretta ma urge che ora si crei un’Agenzia per il controllo dell’Immigrazione, alle dirette dipendenze del Ministero degli Interni, dotata di un proprio budget, incaricata di controllare, su tutto il territorio nazionale, le condizioni di vita degli immigrati ed espellere coloro i quali risultino in condizioni difformi dai requisiti di base. Successivamente alla fase di normalizzazione l’Agenzia, dovrà essere incaricata di:

• vegliare al mantenimento della situazione ristabilita e all’applicazione futura di una rigorosa politica in materia d’immigrazione;

• selezionare rigorosamente i flussi alla fonte, verificando l’applicazione del Diritto di asilo, che deve essere applicato con grande attenzione;

• adoperarsi per favorire le condizioni di sviluppo, nelle terre d’origine, di concerto con simili organismi delle altre nazioni europee.

domenica 10 gennaio 2010

"DISORDINI" A ROSARNO

Mi chiedo come - una nazione civile, che siede a buon titolo nel consesso delle grandi nazioni – possa tollerare, in piena consapevolezza, che sul proprio territorio, non solo, siano presenti dei “clandestini”, cosa di per se inconcepibile, ma che essi siano in numero e concentrazione tale da poter organizzare delle vere e proprie rivolte, nei fatti completamente fuori controllo, in grado di mettere a ferro e fuoco interi paesi.

Mi chiedo quale altra alternativa ci sia a una rigorosa operazione di espulsione, onde ripulire e disinfestare le zone - autentica “terra di nessuno”, dove sporcizia, malattie e assoluta illegalità, prosperano vergognosamente – dove i “clandestini” si annidano e costituiscono grandi serbatoi a disposizione del peggior sfruttamento operato da una criminalità organizzata, italiana, che, in presenza di questo sconfinato bacino di manodopera a bassissimo costo, essa stessa prospera allegramente.

Comprendo perfettamente la popolazione locale, italiana, esasperata che già penalizzata da situazioni di storico svantaggio sociale, si trova quotidianamente a dover fare i conti con realtà durissime imposte dalla presenza di queste comunità di disperati, forzatamente dediti ad ogni espediente pur di sopravvivere.

Stigmatizzo l’atteggiamento di chi, per completa ignoranza, disinteresse o sottovalutazione del problema, o in assoluta malafede, si ostina ad opporsi alla sola soluzione possibile, l’espulsione, in nome di un concetto assolutamente deviato di solidarietà, continuando stoltamente a parlare di integrazione.