sabato 20 luglio 2019

SERVE ALTRO PER CAPIRE?

Gli avvenimenti degli ultimi dieci anni e in particolare quelli degli ultimi mesi non possono che confermare oltre ogni ragionevole dubbio l'esistenza di un preciso progetto per sostituire sul lungo temine le etnie autoctone europee, da sempre residenti nella loro Nazioni, con la popolazione meticciata, priva di radici, storia e identità, teorizzata da Caudenhove-Kalergi nel 1926, formata dall'incrocio di africani, asiatici ed europei.

l'accanimento delle ONG nazionali e straniere che, chiaramente in combutta con i trafficanti di uomini, insistono pervicacemente a condurre carichi di clandestini africani in Italia e il sostegno che questa follia programmata trova in una rilevante parte dei politici sedicenti “progeressisti” e della magistratura, è uno degli innumerevoli indici evidenti.

Quale altro movente potrebbe spingere molti magistrati italiani a sostenere pubblicamente e ad appoggiare una loro degna collega dalla “toga rossa” che non ha esitato un attimo a minare le basi dello Stato di Diritto pur di consentire la ripresa del traffico delle linee traghetto tra la costa libica e i porti italiani, se non un impegno militante volto a soddisfare gli interessi della cricca massonico-finanziaria di cui Soros, con la sua famigerata “Open Society”, è il più noto dei rappresentanti? Il tutto, si badi bene, camuffato da “umanitarismo” e “amore per gli ultimi”.

Quel Soros che è accolto e abbracciato come “filantropo” dai nostri vertici istituzionali, dagli eminenti politici di sinistra e finanche dall'eretico che usurpa il “Sacro Soglio” e che viene indicato alle folle quale illuminato e lungimirante campione dell'”integrazione” dei poveri migranti. Definiti “preziose risorse” a cui sono affidate le speranze di futuro di un'Europa, a loro dire “vecchia e in pieno declino demografico”; che in realtà, con tutta evidenza altro non sono che le avanguardie barbariche di genti aliene, senza arte né parte, che in maggioranza vengono in Italia a farsi mantenere e il resto a commettere ogni fattispecie dei peggiori reati contemplati dai nostri codici, totalmente inadeguati a reprimerne i comportamenti criminali.

Serve altro per comprendere che dietro tutto ciò ci sono gli interessi dell’élite massonico-finanzia mondializzatrice?

Serve altro per comprendere l'urgente necessità di lottare contro questo autentico abominio per cercare di salvaguardare l'avvenire dei nostri figli e nipoti e dei figli dei loro figli?

Ditemi voi.

domenica 14 luglio 2019

L'ANNULLAMENTO DELL'ISTINTO DI CONSERVAZIONE DELLA SINISTRA EUROPEA


La tendenza autolesionista che caratterizza le masse sedicenti “progressiste” europee - totalmente incapaci di concepire la necessità vitale di difendersi dall'immigrazione clandestina di massa, sino ad arrivare al punto da reclamarne con forza isterica l'avvento sempre più massiccio - è un fenomeno davvero razionalmente inspiegabile.

Una compagine sociale, in situazione “normale” è lecito attendersi risponda alle sollecitazioni esterne più o meno come un singolo individuo.

In un individuo sano, l'istinto di conservazione è pulsione primordiale, che scatta automaticamente d'innanzi a un pericolo identificato reale e riconosciuto, di cui si avverte l'imminenza. l'inibizione totale, di detto istinto primordiale che rende l'individuo incapace di rilevare il pericolo oggettivo, è chiaro indice di un forte squilibrio nella personalità dell'individuo che sottende di norma un pesante disturbo psichico.

Se si assume per vera l'asserzione di cui sopra, peraltro dimostrata, nel caso delle masse sedicenti “progressiste” è da tempo evidentemente in atto la totale soppressione dell'istinto primordiale di conservazione. Ciò appare evidente nella totale incapacità, razionalmente inspiegabile, non solo di ravvisare il pericolo insito nell'immigrazione allogena di massa di genti tanto evidentemente incompatibili con le popolazioni autoctone, ma addirittura di insistere pervicacemente affinché detto fenomeno, determini l'”accoglienza” indiscriminata di un numero totalmente incontrollato di individui, tramite la cancellazione dei confini, a fronte della giustificazione, totalmente inverosimile ed assolutamente inaccettabile, che il “fenomeno migratorio” sia un “evento epocale inarrestabile”.

A supporto di questa sconcertante affermazione vengono citati esempi storici disparati che, in realtà sempre, se correttamente analizzati, rivelano che delle popolazioni autoctone, alla fine del processo, che mai è di integrazione ma sempre di “sostituzione”, è stata totalmente cancellata l'identità originaria.

Ovvio che nelle epoche passate ben poco si poteva opporre alle orde barbariche, spinte dalla fame atavica e da un istinto vitale incomparabilmente più forte delle popolazioni attaccate, le quali, “indebolite” dalla civiltà, soccombevano alla travolgente avanzata.

Ai nostri tempi, la situazione pur presentando delle sinistre analogie di base, è in effetti diversa. Non esistono più gli attacchi frontali di masse di selvaggi che premono contro i “confini dell'Impero”, difesi strenuamente da truppe sempre più logore e fiacche, ma la logica e la dinamica di base, si ripropone inalterata. Il tutto è addirittura aggravato dal fatto che per anni sono state inviate navi a prelevare i “barbari invasori”, per scaricarli nei nostri porti.

Come definire tutto questo se non in termini di follia pura, mascherata da assurdo quanto falso “umanitarismo” drammaticamente autolesionistico?

Questo totale annullamento dell'istinto primordiale di conservazione, indotto ad arte da anni di indottrinamento mirato alla capillare diffusione del “pensiero unico”, unito all'effetto del “totem” dei Principi Universali che da secoli sono alla base della Civiltà Occidentale, non può che avere un esito fatale quando si scontra con il disperato istinto di sopravvivenza insito nelle masse di migranti spinti dall'avidità di trafficanti, assolutamente privi di scrupoli, a pagare cifre anche ingenti per affrontare terrificanti “viaggi della speranza”, che si rivelano veri e propri incubi.

Se si riesce ad astrarsi dalla situazione contingente e ci si concentra razionalmente ad osservare la realtà del fenomeno nel suo insieme, non può che apparire evidente che questo apparente “evento epocale inarrestabile” sottende l'attuazione di un disegno. Una sorta di Piano che avrà come scopo finale di “ammansire” l'umanità, per restaurare un antico ordine dove masse di individui spersonalizzati non avevano altra prospettiva che sacrificare le loro misere esistenze al fine di consentire all'élite dominate di vivere un'esistenza dorata. Una sorta di “nuova età dell'oro per l'élite dominate.

sabato 6 luglio 2019

IL PIANO KALERGI PER L'EUROPA - ANALISI ATTUATIVA


Nel 1° dei due articoli precedenti, abbiamo situato nella Storia l’autore e il saggio da lui prodotto.
Nel 2°, abbiamo sinteticamente descritto il contenuto del saggio, calato nel contesto storico di riferimento.
In questo 3° articolo, inizieremo a mettere in relazione il contenuto del saggio con la tumultuosa realtà che ci circonda.
Accingendoci a questo compito, è utile riflettere sul fatto che ora disponiamo di tutti gli elementi per comprendere il motivo dell’accanimento con cui i sostenitori del “mondialismo” e della “società aperta”, tentano in ogni modo di screditare ed intimidire chi cerca di trattare questo spinoso argomento.
È altrettanto utile precisare che, almeno nel mio caso, l’interesse per questa tematica e la ricerca, lo ammetto, quasi ossessiva, di una giustificazione logica della tendenza irrazionale che si è impadronita dell’Europa; scaturisce dalla semplice osservazione delle realtà. Basta infatti leggere a ritroso le riflessioni annotate sul mio weblog, negli ultimi dieci anni, per accorgersi che osservando lo sviluppo degli avvenimenti, mi chiedevo quale genere di follia collettiva potesse spingere allegramente l’Europa verso un destino che si stava delineando ai mei occhi, come assolutamente orrendo.
Da sempre considero l’Identità il bene supremo di un popolo. Quel cemento ideale che lo costituisce e che lo ha consolidato in quanto tale, in lunghi secoli di Storia, caratterizzandolo come Popolo che forma una Nazione, o più propriamente detto, una “Patria”, intesa come “Terra dei Padri”.
Una corsa a tappe forzate verso una “multiculturizzazione” massiva, al grido entusiastico di: “la diversità è arricchimento culturale”.
L’apertura incontrollata dei confini terrestri e marittimi, spinta gradualmente sino al prelievo a poche miglia dalle coste africane di decine di miglia di clandestini da sbarcare sempre e solamente nei porti Italiani, sull’onda entusiastica del: “ponti e non muri”.
La lenta ma progressiva messa in questione dei simboli alla base della nostra millenaria cultura, sacrificati entusiasticamente dai nostri governi nazionali, d’accordo con le direttive dell’UE, in nome della “laicità dello Stato”, per fare spazio a usanze e manifestazioni invasive ed invadenti che per nulla ci appartengono – ha attivato nelle menti critiche, che rifiutano geneticamente di lasciarsi trascinare nel vortice dal “pensiero unico”, l’esigenza di capire e di giustapporre quelle che nel frattempo si sono impilate come le tessere di un enorme puzzle. In definitiva di scoprire se esiste e quale sia, la logica sottesa a questo periodo di follia collettiva.
Ebbene sì, ora lo sappiamo, tutto quello che sta avvenendo è l’attuazione di un vasto disegno progettato a metà degli anni ’20 del “secolo breve”, e non come da anni ci viene propinato dalla martellante propaganda dei media di regime, un “fenomeno epocale spontaneo ed inarrestabile”.
La scandalosa deformazione della realtà, operata più o meno coscientemente dai media di regime, evidentemente asserviti e omologati al “Pensiero Unico”, in questo agghiacciante contesto compie un prezioso servizio, alle élites massonico-finanziarie che gestiscono in tutta discrezione il “Progetto” .
Beninteso, non si tratta certo di un “Progetto” redatto su carta, pianificato su di un cronogramma di Gantt e guidato da un Project Manager, bensì di una serie di interventi coordinati, decisi durante assise strettamente riservate a pochissimi “addetti ai lavori” che detengono praticamente da sempre le leve della vera forma di Potere esistente oggi sul pianeta, quello finanziario, allo scopo ormai evidente di pilotarne lo sviluppo in modo efficiente quanto discreto. Basti pensare a certe riunioni dei gruppi tipo Bildenberg e. simili
Facile a questo punto essere accusato di “complottismo”. Accusa derisoria, non a caso da sempre scagliata in faccia a chi ragiona su questi argomenti, giusto alfine di screditarlo prima e spesso perseguitarlo poi. 
In questo contesto si situano mirabilmente iniziative indette dai mastodontici organismi sovranazionali, quali Unione Europea (UE), e Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Fondo Monetario Internazionale etc. ai quali è assegnata un’importanza cruciale nel quadro dell’attuazione del Piano.
Nel caso dell’UE come ben noto, a detto organismo è affidato il compito di “unificare” l’Europa sottraendo progressivamente di fatto “sovranità” agli Stati Nazionali, ed eliminando gradualmente ogni possibilità di governo democratico nazionale dello Stato. (esattamente come indicato da Kalergi nel suo saggio) e di gestire regole sempre più apertamente ricattatorie, giustificate dall’esigenza di tutelare la stabilità della moneta comune. (esattamente quello a cui assistiamo ormai da anni)
Nel caso dell’ONU promuovendo una serie di “trattati”, ricorrendo anche allo stratagemma di dichiararli falsamente “non vincolanti”, vedi il caso del “Global Compact of Migrations”, che di fatto sancisce il Diritto di ogni uomo sulla terra a migrare, invece di stabilire che il primo Diritto di ogni uomo sia quello di vivere dignitosamente nella propria Patria, e invece per adoperarsi pienamente per questo nobile fine l’ONU, inutile e costosissimo “carrozzone”, non a caso insiste sull’Italia e sui paesi europei affinché aumentino l’accoglienza.
Nel caso dell’FMI utilizzando la disponibilità di risorse finanziarie e il debito, come una potente leva per ricattare gli Stati nazionali e ridurli a miti consigli. Vedasi il caso della Grecia, massacrata dai burocrati europei e riempita di centinaia di migliaia di clandestini provenienti dalla connivente Turchia sino a che ad essa sono stati favolose somme di denaro in cambio dello sbarramento temporaneo del corridoio.
In questo panorama si situa pure la pressione nefasta esercitata da decenni dalla Francia sulla fascia centrale del continente africano, mediante l’imposizione nei suoi ex domini coloniali dell’africa Sub-sahariana di una moneta unica, il famigerato Franco CFA. Autentico cappio gestito da Parigi, per strumentalizzare a proprio favore le economie di stati africani tormentati da endemico sottosviluppo. Paesi da cui si originano, guarda caso, gran parte dei flussi migratori.
Che dire poi delle sconcertanti affermazioni delle competenti agenzie ONU, miranti a favorire la diffusione e il consolidamento del concetto che l’Europa sia vecchia, che l’età media si stia alzando mentre il numero della popolazione precipita e quindi c’è assoluta necessità di almeno 180.000.000 di migranti entro il 2025, tutti giovani e forti, provenienti dall’Africa e dall’Asia, per “compensare” il rapido declino demografico della vecchia Europa.
E che dire ancora del fatto che in Italia, sino a poco più di un anno fa, governava chi considera “preziose risorse”, queste masse di incapaci evidentemente senza arte né parte, a cui, a loro dire, sarebbe stato affidato in gran parte il futuro della nostra Nazione. “Risorse” di fatto capaci per la stragrande maggioranza a farsi mantenere e per il resto a delinque, commettendo le peggiori fattispecie di delitti. Vedasi il caso della dilagante mafia Nigeriana.
E ancora come definire il crescente battage pubblicitario multimediale tendente a normalizzare la famiglia mista con prole inevitabilmente meticcia? (esattamente come previsto nel saggio oggetto di questo articolo)
Quale miglior prova della messa in atto di quel piano di “meticciamento” progressivo previsto proprio dal nostro ineffabile conte von Caudenhove-Kalergi?
Provate voi stessi ora a guardare il mondo che ci circonda e a interpretarne la dinamica complessiva, alla luce di questa chiave di lettura. Sono convinto troverete che ogni tessera del puzzle a questo punto inizierà a combaciare millimetricamente con quelle adiacenti e spero che inizierete a riflettere.

Altri articoli seguiranno dedicati agli esempi a testimonianza dell’esistenza reale di una sorta di Progetto per la “trasformazione” dell’Europa, le cui basi si possono ricondurre a “Praktischer Idealismus”.