sabato 25 aprile 2015

UNTITLED

Probabilmente è un mio problema, devo avere un difetto di fabbricazione, che mi impedisce di comprendere come sia possibile, invece di difendere il proprio territorio dall’invasione di torme di profughi, agevolarne l’entrata con ogni mezzo, sopportandone costi enormi, senza fare nulla, assolutamente nulla per evitarlo. Basta scorrere la costa che si affaccia sul mar Tirreno per scorgere antiche torri, erette all’epoca da persone avvedute ancora dotate di quell’istinto di base che consiste nella difesa della propria terra, delle proprie tradizioni, dei propri cari e che oggi è scomparso, sommerso da un malinteso, doloroso e assurdo concetto astratto di solidarietà. Solidarietà nei confronti di chi, poi? Non serve neppure la minaccia reale, dichiarata a viso aperto, di sottometterci, di tagliare le gole di molti di noi, per farci ritrovare la forza di difenderci. Cercare aiuto e solidarietà da parte dell’Unione Europea è una pia illusione. Sino a che l’Italia continuerà a mostrarsi entusiasta e a vantarsi della propria capacità di lasciarsi invadere senza reagire, l’Europa continuerà a guardare e tutt’al più a fornire qualche mezzo per agevolare gli sbarchi sul nostro territorio. Guardandosi bene dall’accettare negli altri Paesi anche poche centinaia di disperati che da noi arrivano a migliaia quasi ogni giorno.

domenica 12 aprile 2015

SOLIDARIETA' CON GLI INVASORI


Saviano, il noto scrittore del best seller "Gomorra" e molti altri con lui, sentono l'esigenza di manifestare tutta la loro solidarietà nei confronti dei poveri "profughi" che pur di sottrarsi ad un destino di stenti si sottopongono a sacrifici inenarrabili, esponendosi a rischi incredibili pur di approdare in Europa. Queste menti eccelse e caritatevoli, animati dalla più intensa empatia con "gli ultimi", però, non ci dicono se considerano che l'emigrazione in Europa di mezza Africa, sia da loro considerata la soluzione al problema.

sabato 4 aprile 2015

ISLAM DI MORTE

Quello che è successo in questo terribile ultimo anno, evidenzia in modo lampante il pericolo rappresentato dall’islam e dai suoi fanatici seguaci. Poco importa che si chiamino ISIS o Bokoaram o Fratelli musulmani, sono tutti uguali, l'Islam ha un solo volto, quallo della barbarie. Pericolo che ci costringe a vivere nel terrore di attentati, che ci obbliga ad estenuanti e pressoché inutili controlli di sicurezza, che ci spinge ad inviare truppe a sacrificarsi in nome di una lotta sanguinosa ma purtroppo inutile, perché il nemico non è alle porte bensì è già comodamente acquartierato nelle nostre città.

Chi afferma che i fanatici sono una minoranza e che è necessario favorire l’integrazione dei moderati, o è ignorante, quindi farebbe bene a tacere, oppure, è in malafede e allora occorre impedirgli di diffondere messaggi falsamente rassicuranti.

La cruda realtà è rappresentata dal fatto che anni di politiche stoltamente “progressiste” hanno consentito, ad una pletora di seguaci della religione più aggressiva e meno rispettosa della vita umana - che non chiede l’adesione, ma la sottomissione - d’infiltrarsi e radicarsi nel tessuto sociale dell’occidente.

Il disegno è chiarissimo, solo gli stolti o i conniventi non lo scorgono, e consiste nella lenta ma costante infiltrazione di quantità sempre maggiori di persone sino a sovvertire gli equilibri. Sino ad islamizzare e ad arabizzare, l’occidente. I migliori complici di questa subdola quanto insidiosa strategia sono proprio tra le nostre file. Sono coloro i quali sostengono la “ricchezza del multiculturalismo”, la bellezza dell’accoglienza ad ogni costo, in nome della solidarietà

AD OLTRE UN ANNO

Sembra davvero strano ma è già trascorso un anno dal trasferimento su Twitter. Anno durante il quale è successo di tutto e quel che è peggio, si stanno avverando le previsioni riguardo al mondo islamico, che ha rivelato la sua vera natura di barbarie medievale. Sarà sempre più dura.