mercoledì 18 agosto 2010

SENZA TITOLO

Un breve pensiero per Cossiga. Un uomo, uno statista, a cui vanno riconosciuti almeno due meriti: l'anti-comunismo e l'anticonformismo. Retorica a parte, se n'è andato un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra Patria.

lunedì 2 agosto 2010

GULLIVER TRA I LILLIPUZIANI

Ho sempre votato a Destra. MSI-DN prima, AN poi. Salutai positivamente l’elezione di Fini alla testa dl maggior partito di Destra, ciò avveniva dopo la breve parentesi di Rauti, uomo acutissimo, ma, superato dalla storia. Vedevo in Fini l’uomo nuovo, dinamico, capace di portare le idee di Destra nel nuovo scolo.

I primi dubbi sono coincisi con le prese di posizione chiaramente ispirate da un ambizioso opportunismo, a seguire un crescendo di affermazioni che hanno consolidato il disagio, sorto dalla delusione. Colui che mi era parso, una sorta di fine stratega, capace rilanciare e dare grande consistenza alla Destra, si è rivelato uno squallido complessato, che, anche se con mille dubbi, alla fine accetta un’alleanza ideale con Forza Italia salvo poi ripercorrere stoltamente la strada assurda di chi lo ha preceduto, seguendo una traiettoria di declino che conduce inevitabilmente all’oblio. Prima di lui Follini, oggi scomparso. Poi Casini, ora ridotto a vagheggiare democristiani pasticci.

La Destra italiana è afflitta dal problema opposto a quello che, da lungo tempo, affligge la Sinistra, dilaniata da una crisi irrisolvibile, determinata dalla desolante assenza di una figura carismatica, di un leader capace di guidarla.

Non sono per niente contento di dover affermare, con sempre crescente convinzione, che colui che viene beffardamente definito, dai detrattori “il nano di Arcore”, continua in realtà a rivelarsi un gigantesco Gulliver, proprio perché rapportato ai lillipuziani presuntuosi che lo circondano, affannandosi disperatamente per abbatterlo.