mercoledì 25 marzo 2009

CHE FINE HA FATTO WV?

Quando, in tempi assolutamente non sospetti, e stiamo parlando di ben prima della sua elezione a sindaco di Roma, affermavo l’assoluta nullità di Veltroni, tutti gli “illuminati progressisti”, da me conosciuti, mi guardavano con mal celata condiscendenza. Per loro WV incarnava la vera risorsa. Il “giovane” di belle speranze destinato ad un luminoso futuro. Il disastro del governicchio di Prodi, sancito dall’acclamazione plebiscitaria, del nostro, a leader maximo del PD, costituì, per la massa dei “Democratici”, il coronamento di un sogno. Finalmente avevano il Leader, la guida illuminata in grado di rinnovare, dalle radici, il modo di fare politica. il rifiuto dell’anti-berlusconismo, il linguaggio nuovo e concreto, insomma una serie di caratteristiche, di cui era evidente l’assoluta sopravvalutazione, facevano di WV una sorta di uomo della provvidenza.

Nel giro di qualche mese l’amara delusione. I disastri elettorali, la fronda interna, il troglodita di Montenero di Bisaccia, hanno portato drammaticamente alla luce quello che io modestamente da anni andavo affermando e che solo il “popolo bue della sinistra” non riusciva a vedere: Veltroni è sempre stato e per sempre sarà, un’assoluta nullità, leggermente imbellettata.

Dopo il disastro, lo sbandamento. Alcuni giorni di sofferto dibattito interno - durante il quale, notare bene, ci siamo dimenticati della tempesta che si era da poco scatenata, coinvolgendo in indagini della magistratura illustri esponenti di quel PD, da sempre assertore convinto del proprio primato morale – poi l’elezione di Franceschini.
Il nuovo segretario “pro tempore” - proprio per marcare una differenza forte col suo irresoluto predecessore, del quale ben inteso, egli è stato il vice - inizia un periodo, tutt’ora in corso e che si protrarrà probabilmente sino alle Europee, durante il quale continua a ripetere ossessivamente che: Berlusconi non sta facendo assolutamente nulla per aiutare chi perde il lavoro, sottovaluta e nasconde la crisi, vuole la cementificazione totale del territorio, intende chiudere il parlamento, e chi più ne ha, più ne metta. Salvo poi, se si va a verificare cosa registrano i sondaggi indipendenti, ci si rende conto che il gradimento del governo, di centro-destra e ancor più del berlusca, sono in ascesa. Anche perché i provvedimenti e gli stanziamenti ci sono e sono presi in anticipo rispetto ad altri paesi, l’Europa approva e conferma, gli industriali apprezzano, etc. etc.
Ancora una volta un’amara constatazione: il vero dramma dell’Italia d’oggi consiste nell’assenza di un’opposizione autorevole, perché continuano ad alternarsi alla sua guida delle persone assolutamente inadeguate.

lunedì 23 marzo 2009

AFRICA,TERRA SVENTURATA

Il viaggio del Sommo Pontefice in Africa, con il seguito di insulse polemiche alimentate dal solito gioco giornalistico, teso, pur d’incrementare meschinamente le vendite, a distorcere i contenuti delle dichiarazioni, obbliga ad una riflessione centrata proprio sullo sventurato continente.

Lunghi periodi di colonialismo di rapina, imposti dalle potenze europee, hanno modificato la semplice struttura sociale di popolazioni abituate, da millenni, a prolificare in un ambiente facile, dove poco ci si affaticava per campare. Le potenze europee, Francia, Inghilterra, Belgio, Portogallo, con la loro spietata presenza, hanno alterato equilibri millenari, scatenando lotte tribali atroci, tra etnie figlie della stessa terra.

Una cosa però si può affermare: il valore di una razza si misura anche dalla propria capacità di riscatto. Le sventurate moltitudini africane sebbene abitino terre fertili e ricche di risorse, nonostante la tanto voluta autodeterminazione, continuano ad essere mantenute nell’immobilismo da governanti corrotti e si dimostrano, nei fatti, incapaci di riscattarsi dalla loro triste condizione di schiavitù mentale. Totalmente dipendenti da aiuti e sostentamenti esterni, sanno solo riversarsi in massa alle frontiere dell’Europa vista come una sorta di illusorio eldorado; cadono preda di trafficanti privi di scrupoli, arrivano in Europa dove, nella migliore delle ipotesi, finiscono schiavi della delinquenza organizzata. Dimostrando, anche in questo modo, la loro drammatica incapacità di riscatto.A nulla valgono gli sforzi praticati dall’esterno, se tali tentativi di aiuto si concentrano su chi è incapace di farsi aiutare. Il riscatto delle disperate moltitudini africane non può che scaturire dalla volontà interna alle stesse.

venerdì 20 marzo 2009

GIUSTIZIA LAMPO

11 mesi per istruire il procedimento. 4 giorni di dibattimento ed immediatamente la sentenza. Sarei curioso di sapere quanti minuti impiegheranno per scrivere le motivazioni.
Questa si chiama efficienza. Imparate magistrati italiani, imparate. Invece di opporvi fieramente e clamorosamente, ad ogni tentativo di riforma.

giovedì 19 marzo 2009

DI PIETRO, UN CASO CLINICO

Difficile comprendere gli schemi mentali di Di Pietro. Basare la ragion d’esistere del proprio movimento sui Valori. Affermare, con vigore, il concetto ovviamente condivisibile dell’ineleggibilità di un indagato. Farne una bandiera da sventolare in ogni occasione e poi coprire le malefatte di un figlio pasticcione e candidare un indagato, obbliga seriamente dubitare della linearità del pensiero dell’ex P.M. più sgrammaticato d’Italia.

S.S. BENEDETTO XVI, INFALLIBILE PER DOGMA

Sua Santità Benedetto XVI afferma l’inutilità del “condom” nella lotta all’aids. L’affermazione, assolutamente scomoda e terribilmente controcorrente, suscita l’indignazione del mondo laico progressista.

Quel mondo laico che proprio non riesce a comprendere che il Papa, nella sua infallibilità stabilita per dogma, non è assolutamente tenuto a considerare gli strepiti, bensì è chiamato a ribadire e consolidare le posizioni di una Sacra istituzione che perdura da oltre duemila anni.

lunedì 9 marzo 2009

IERI, L'8 MARZO

Da sempre considero la così detta “Festa della Donna” un appuntamento annuale, connotato da fastidiosi riferimenti ideologici. Tutti orientati a sinistra.

La mia considerazione per gli esseri umani, di genere femminile, è ovviamente e naturalmente, identica alla considerazione che ho per gli esseri umani di genere maschile. Essa è basata esclusivamente sul valore personale. L’intelligenza, la cultura, l’intraprendenza, la sensibilità, il talento naturale sono le uniche discriminanti. Indipendentemente dal sesso.

Mi fanno sorridere i sostenitori delle “quote rosa”, quanto i vani discorsi dei politici sull’argomento “pari opportunità”. Le opportunità, indipendentemente dal genere, sono basate sul valore individuale. Se una persona, grazie all’impegno individuale ed alla ferrea volontà, riesce a farsi portatore di quello oggi viene definito un alto “valore aggiunto” e la natura lo ha dotato della personalità adatta per affermarsi, si afferma indipendentemente dal sesso.

In conclusione la seguente banale considerazione: esistono feste della donna, del papà, dei nonni, della mamma; e l’uomo? Se lo sono dimenticati? L’uomo che non è padre, quindi non può essere nonno; per definizione non può essere donna e quindi madre, non ha diritto ad un proprio giorno di festa? Come direbbero i “progressisti”, è dunque figlio di un Dio minore?

Chiarisco che considero doveroso castrare fisicamente quegli esseri sub-umani che esercitano violenza su bambini o donne, imponendo la loro rivoltante libidine.