lunedì 23 marzo 2009

AFRICA,TERRA SVENTURATA

Il viaggio del Sommo Pontefice in Africa, con il seguito di insulse polemiche alimentate dal solito gioco giornalistico, teso, pur d’incrementare meschinamente le vendite, a distorcere i contenuti delle dichiarazioni, obbliga ad una riflessione centrata proprio sullo sventurato continente.

Lunghi periodi di colonialismo di rapina, imposti dalle potenze europee, hanno modificato la semplice struttura sociale di popolazioni abituate, da millenni, a prolificare in un ambiente facile, dove poco ci si affaticava per campare. Le potenze europee, Francia, Inghilterra, Belgio, Portogallo, con la loro spietata presenza, hanno alterato equilibri millenari, scatenando lotte tribali atroci, tra etnie figlie della stessa terra.

Una cosa però si può affermare: il valore di una razza si misura anche dalla propria capacità di riscatto. Le sventurate moltitudini africane sebbene abitino terre fertili e ricche di risorse, nonostante la tanto voluta autodeterminazione, continuano ad essere mantenute nell’immobilismo da governanti corrotti e si dimostrano, nei fatti, incapaci di riscattarsi dalla loro triste condizione di schiavitù mentale. Totalmente dipendenti da aiuti e sostentamenti esterni, sanno solo riversarsi in massa alle frontiere dell’Europa vista come una sorta di illusorio eldorado; cadono preda di trafficanti privi di scrupoli, arrivano in Europa dove, nella migliore delle ipotesi, finiscono schiavi della delinquenza organizzata. Dimostrando, anche in questo modo, la loro drammatica incapacità di riscatto.A nulla valgono gli sforzi praticati dall’esterno, se tali tentativi di aiuto si concentrano su chi è incapace di farsi aiutare. Il riscatto delle disperate moltitudini africane non può che scaturire dalla volontà interna alle stesse.

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