lunedì 29 giugno 2009

PAROLE IN LIBERTA'

Nel seguito un virgolettato attribuito all'onorevole D'Alema:
"il governo e' al di sotto delle necessita' del paese, ha affrontato in modo insufficiente e tardivo la crisi economica e non e' in grado di promuovere una stagione di riforme. Questo e' il problema. Il governo e' debole rispetto alle necessita' dell'Italia che infatti sta perdendo velocita'"
altro formidabile esempio di faccia tosta, se si tien conto dei brillanti esiti dei governi presieduti dalla sua parte politica e soprattutto dal bell'esempio di coesione e di forza che sta dando il suo partito.
Un'altra ottima occasione persa per tacere.

mercoledì 24 giugno 2009

AUTO-CANDIDATURA DI FRANCESCHINI

La notizia non giunge certo inaspettata, il leader, "ad interim" del PD, Franceschini, in ragione degli entusiasmanti esiti elettorali, recentemente riportati, ritiene d'essere il solo in grado di guidare alla riscossa il partito che dirige.
I politici italiani, ben inteso di tutti gli schieramenti, ci hanno da tempo abituati alle più fantasiose interpretazioni dei risultati elettorali, però risulta davvero singolare e tutto sommato degno di nota, la faccia tosta con la quale Franceschini prosegue imperterrito nell'assoluto ribaltamento della raltà. Questo nonostante non manchino voci, provenienti dalla proprie fila, che cerchino di richiamarlo alla cruda realtà.
Ostinandosi a cercar di camuffare per vittoria, quella che, nei fatti, altro non è che una sonora ed umiliante sconfitta, in sostanza sostenendo che sarebbe potuta andare ben peggio, non fa altro che ritardare un processo di rigorosa revisione di una linea debole e fallimentare che ha condotto il maggior partito d'opposizione all'attuale livello.
Ma evidentemente il povero Franceschini proprio non riesce a comprenderlo.

SENZA TITOLO

I risultati dei ballottaggi parlano da soli. Il netto arretramento della sinistra è un impietoso dato di fatto che stigmatizza ancora una volta la crisi dello schieramento d'opposizione.
L'affermazione di Franceschini, circa l'inversione di tendenza e l'inizio del declino della destra, è talmente puerile da risultare imbarazzante

lunedì 22 giugno 2009

IRAN, SITUAZIONE SEMPRE PIU' TESA

Da oltre una settimana in Iran si sta giocando una partita sanguinosa. L’evidenza dei fatti testimonia di una situazione di grande tensione, che vede gli ultra conservatori islamici cercare d’imporre l’esito di elezioni, che più di un segnale conferma come falsato.

Del resto è facile comprendere che il presidente - nel pieno di un’offensiva organizzata contro Israele, gli USA e l’occidente intero, offensiva portata avanti a suon di provocazioni e proclami altisonanti, soprattutto ad uso interno, in pieno rilancio del nucleare militare - vedesse veramente di cattivo occhio l’affermazione de rivale riformista.

Le modalità di svolgimento, la comunicazione dei risultati, l’atteggiamento dell’opposizione, prima e soprattutto dopo, la comunicazione dell’esito, nonché il protrarsi delle proteste, brutalmente represse, evidenziano la generale irregolarità dell’elezione.L’occidente, nel frattempo, sta affacciato al balcone.
Del resto, cos’altro potrebbe fare?

mercoledì 17 giugno 2009

STRANE COINCIDENZE

Pochi giorni or sono, l'onorevole D'Alema, autorevole esponente dei DS, nel corso di una trasmissione televisiva condotta da Lucia Annunziata, pronunciava una sibillina previsione di non meglio precisate scosse che, a suo dire di lì a poco, avrebbero turbato la tranquillità del presidente del consiglio dei ministri.
Oggi, il Correre della Sera, autorevole quotidiano nazionale, pubblica alcune indiscrezioni che collocherebbero Berlusconi al centro di un torbido "affaire" di ragazze assoldate per allietare le "feste" nelle sue residenze romane e sarde.
Personalmente non ho mai nutrito una stilla d'istintiva simpatia per D'Alema, però, sino a pochi giorni fa, era doveroso riconoscergli una statura politica distinta dai suoi colleghi di parte. Evidentemente la "pruderie" precongressuale lo ha spinto a calare la maschera, rivelando la propria reale natura.

martedì 16 giugno 2009

STRANE MANOVRE DIETRO LE QUINTE

Sarebbe davvero interessante capire cosa si stia muovendo nel retroscena della politica italiana.

Partendo dallo stato di fatto che consiste in un governo, democraticamente eletto, a grande maggioranza, che vede consolidarsi il proprio consenso a ogni appuntamento elettorale, nonostante ogni tentativo esperito da un’opposizione in agonia; risulta davvero singolare sentir parlare di “governo tecnico”, o di fantasiosi “ribaltoni” ipotizzati a seguito del supposto dimezzamento del premier.

La sinistra ridotta ai minimi termini, per volontà democratica dei propri delusi elettori, non esita a ricorrere a ogni mezzo, compresa la calunnia e il pettegolezzo, per tentare di minare il consenso dell’odiato nemico, il “satrapo” Berlusconi. La magistratura pubblica le motivazioni di sentenze risultanti da processi condotti, da magistrati chiaramente orientati, facendo in modo da adombrare pesanti sospetti, che equivalgono a sentenze di colpevolezza, contro chi non può essere citato come imputato, nel tentativo reiterato di abbattere il tiranno. Cercar di far leva sul “lodo Alfano”, definendolo scandaloso, è solo l’ennesimo espediente, in totale malafede, di chi ben sa che simili istituti nelle moderne democrazie, sono posti proprio a scudo di tentativi fraudolenti, operati per via giudiziaria, di ribaltamento degli esiti del voto democratico.

Che pena! La grande anomalia italiana continua a consistere nell’inadeguatezza di un’opposizione capace e autorevole, in grado d’esercitare un’efficace azione di controllo e di proposta, nell’interesse della nazione. Azione che non può e non deve prescindere da una profonda onestà intellettuale. Caratteristica fondamentale di una moderna democrazia consiste nell’intangibile diritto, di chi è stato democraticamente eletto, di esercitare la propria azione di governo, sottoposta al giudizio degli elettori che devono poter scegliere, in libertà di coscienza, alla fine del mandato, se rinnovare la fiducia o scegliere una valida alternativa.
Quasi due anni di disastroso governo della sinistra, hanno generato le premesse per una solida affermazione della destra. Ora spetta alla destra l’onore ma soprattutto l’onere di governare.

mercoledì 10 giugno 2009

UN'ALTRA VITTORIA! AVANTI COSI', CON FORZA E DETERMINAZIONE

Che dire dei risultati dell'ultimo fine settimana elettorale, se non che, nonostante i tentativi disperati, perpetrati ricorrendo ad ogni mezzo, da una sinistra alla deriva, il risultato premia l'azione di un governo che finalmente sembra avere a cuore le sorti dell'Italia.
La difesa dall'invasione di masse di clandestini, l'azione efficace di contenimento degli effetti della crisi, decisioni importanti nella gestione di problematiche quali la "monnezza a Napoli", l'azione rapida e concreta del dramma che ha colpito l'Abruzzo; testimoniano la consistenza solida del fare contrapposta alla reiterata politica delle chiacchiere e della delegittimazione ad orologeria.
Una sola esortazione: andare avanti, senza curarsi delle stolte azioni di disturbo, per fare dell'Italia un paese ordinato, organizzato, efficiente e forte, che possa sedere tra pari, ai tavoli che contano, invertendo finalmente la tendenza negativa, iniziata dopo la fine della 2a guerra mondiale, impostata sul sistematico annientamento del concetto di orgoglio nazionale. Concetto che sta alla base - nel passato, nel presente e nel futuro - di ogni grande nazione.

mercoledì 3 giugno 2009

FINALMENTE IL VOTO

Finalmente, tra pochi giorni il voto per le "europee". Il disgusto è totale. La sinistra, in completa ed irreversibile crisi di idee e di contenuti, non ha trovato di meglio che ricorrere alla maldicenza. I "giudici militanti" hanno attivato il solito meccanismo. La Stampa orientata non ha risparmiato gli sforzi, andando a frugare in ogni angolo più intimo della vita di Berlusconi, profanando la famiglia, ferendo i figli.
La minoranza, nelle sue diverse componenti, è ricorsa ad ogni bassezza, pur di cercare disperatamente d'invertire la tendenza negativa, costringendo la nazione ad uno spettacolo indecoroso.
Nel frattempo, mentre si susseguivano gli scoop giornalistici, puramente fantasiosi, infarciti di ogni immondizia, nessuno parlava di Europa.