lunedì 22 giugno 2009

IRAN, SITUAZIONE SEMPRE PIU' TESA

Da oltre una settimana in Iran si sta giocando una partita sanguinosa. L’evidenza dei fatti testimonia di una situazione di grande tensione, che vede gli ultra conservatori islamici cercare d’imporre l’esito di elezioni, che più di un segnale conferma come falsato.

Del resto è facile comprendere che il presidente - nel pieno di un’offensiva organizzata contro Israele, gli USA e l’occidente intero, offensiva portata avanti a suon di provocazioni e proclami altisonanti, soprattutto ad uso interno, in pieno rilancio del nucleare militare - vedesse veramente di cattivo occhio l’affermazione de rivale riformista.

Le modalità di svolgimento, la comunicazione dei risultati, l’atteggiamento dell’opposizione, prima e soprattutto dopo, la comunicazione dell’esito, nonché il protrarsi delle proteste, brutalmente represse, evidenziano la generale irregolarità dell’elezione.L’occidente, nel frattempo, sta affacciato al balcone.
Del resto, cos’altro potrebbe fare?

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