venerdì 30 novembre 2007

PERCHE PRODI E' PRODI


Ogni volta che vedo o ascolto Prodi, non posso fare a meno di chiedermi se l'Italia meriti d'essere rappresentata da un simile cerebroleso.



QUANTO ENTUSIASMO SMORZATO

Ancora una volta il Cav., sull’onda emotiva, ha fatto un proclama che poi è stato indotto a mitigare. La “sparata” di piazza San Babila è destinata a restare famosa per lo slancio di entusiasmo suscitato lì per lì, a cui è seguito un assestamento caldeggiato da chi, con grande preoccupazione, ha ravvisato, nella boutade del leader un serio pericolo per la propria posizione, guadagnata, è anche lecito pensare, a forza di robusti colpi di lingua.

In effetti chiudere un partito come Forza Italia dall’oggi al domani, non è operazione semplice, ma l’ipotesi della coesistenza delle due organizzazioni in parallelo, è un segnale di compromesso che nuoce gravemente al morale della “truppa”.

In questo si ravvisa un preoccupante segno di influsso di una mentalità “democristiana”, per eccellenza incline alla mediazione e al compromesso, che ha prevalso sullo spirito da “rivoluzione Futurista” impresso dalla prima estemporanea dichiarazione.

Peccato! L’ennesima occasione perduta, dalla Destra, per ripartire di slancio.
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lunedì 26 novembre 2007

UN DEGNO EROE A CUI INTITOLARE UN'AULA DEL SENATO

Nel seguito uno stralcio della relazione ufficiale dell’autopsia sul corpo di Carlo Giuliani.

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI GENOVA
Proc. n. 13021/01121 (Fonte: Internet)
FEGATO: (...) Quadro complessivo di epatite cronica
persistente con focali segni di attività.
(...)
4) I DATI DEGLI ESAMI CHIMICO-TOSSICOLOGICI
(...) risulta che nel sangue di Carlo Giuliani fossero esclusivamente presenti tracce di Metadone. Non si
riscontrava invece la presenza di eroina, cocaina, anfetamine, barbiturici, benzodiazepinici ed alcool.
(...)
I complementari esami istologici, (...), dimostravano quadro complessivo di epatite cronica persistente, con focali segni di attività.
Gli esami chimico-tossicologici evidenziavano la presenza di metadone in tracce nel sangue del soggetto.

Da quanto sopra appare evidente che abbiamo un’aula del Senato dedicata ad un tossico e di questo possiamo ringraziare i soliti compagnucci tanto amanti del cachemire, gli stessi che hanno sputato sul cadavere di, Fabrizio Quattrocchi, reo d’essere morto con grande dignità ucciso dalle belve islamiche.
Onore a Quattrocchi!

domenica 25 novembre 2007

NAPOLITANO E "LA BAMBINA CONTRO STALIN"

Una notizia apparsa a pagina 19 del “Corriere della Sera” di ieri, 23 novembre 2007, ha attirato la mia attenzione. Il titolo del breve articolo: "L’incontro di Napolitano con la bambina contro Stalin”. La “Bambina contro Stalin” è la signora Luciana, figlia di un comunista, tal Gino de Marchi, fucilato da Stalin nel ’38. la lotta della signora, per riabilitare la figura del padre, pare sia durata 70 anni.

Inevitabili le seguenti sintetiche considerazioni:

1) per quanto si possa comprendere che l’amore filiale costringa ad atti poco razionali, sorge spontaneo chiedersi se la signora si sia mai chiesta cosa il padre potesse aspettarsi da quella bestia feroce di Stalin.

2) In realtà la domanda è retorica e la risposta è semplice. Se il padre era comunista, a quell’epoca era sicuramente convinto che l’Unione Sovietica fosse un paradiso in terra e Stalin il vero messia del riscatto del proletariato. (Convinzione per altro diffusa sino al crollo del Muro e ancora condivisa da numerosi “Rappresentanti del Popolo”, amanti del cachemire, che siedono e presiedono, l’attuale Parlamento). Lecito quindi affermare che egli si sia reso conto, troppo tardi, e a sue spese, del proprio tragico errore. Valida a tal riguardo la massima: “chi è causa del suo mal, pianga se stesso".

3) Cosa ancor più rimarchevole, il fatto che la signora si sia recata da Napolitano, immagino in cerca di comprensione e di solidarietà, che ha puntualmente ottenuta. Ora, pensando al passato del Presidente, allineato supinamente ai dettami dell’URSS anche nel periodo di regno del feroce dittatore sovietico, tale gesto appare, a dir poco, paradossale.

4) Quale corollario, evito di commentare la faccia di bronzo del Presidente Napolitano che, ben lungi dal sottrarsi all’imbarazzante commedia, secondo il resoconto giornalistico, pare si sia comportato nel seguente modo: “Il Presidente si è commosso ed ha riaffermato l’importanza di trasmettere ai giovani la memoria di chi ha lottato contro i totalitarismi. Ha assicurato che andrà a Fossano, a visitare il paese natale di De Marchi”.

Poi c’è chi ha il coraggio di stupirsi la nostra povera Italia vada inarrestabilmente alla deriva.

sabato 24 novembre 2007

UN "PREZIOSO" LIBRO SUL COMUNISMO

Il “prezioso” volume, di cui si sentiva davvero la mancanza, è il frutto della fatica intellettuale di Marco Rizzo, uno dei leaders del Partito dei Comunisti Italiani. Ho avuto il piacere di scorrerlo, grazie ad un amico che me lo ha trasmesso via mail, devo ammetterlo, non lo avrei mai acquistato.

Nel libro, dal significativo titolo, “Perché ancora comunisti”, edito da Baldini e Castaldi Dalai editore, il fine teorico allinea una serie di concetti da archeologia ideologica già dimessi dai suoi predecessori alla metà del ‘900.

Su questo nulla da dire. Del resto, riuscir ad elaborare qualcosa di originale su di un simile argomento sarebbe praticamente “missione impossibile” anche per menti ben più evolute di quelle del povero politico dal testone lucido che, forte dei suoi esordi da magazziniere, senza nulla voler togliere alla rispettabilissima categoria, meglio farebbe ad allinear scatoloni, su polverose scansie, piuttosto che dilettarsi in analisi filosofiche di grana grossa.

La cosa che sconcerta, oltre a far tenerezza, è che l’autore deve nutrire la convinzione di aver espresso, in quelle sudate righe, non solo concetti degni d’essere divulgati, quanto piuttosto una serie di verità tali da sostenere, in modo esaustivo, la validità della scelta d’esser, ancor oggi, comunisti.
Ma, si sa, la presunzione è sin troppo spesso la miglior alleata della più crassa stupidità, e il nostro Onorevole Rizzo, dà piena evidenza, d’esserne un impareggiabile esempio.

martedì 20 novembre 2007

Post n° 00

Sono giorni strani per la Destra. Berlusconi, con la sua solita abilità di consumato uomo di marketing, spiazzando ex alleati ed avversari, facendo un balzo in avanti, si scrolla di dosso la beghe di bottega, i lacci imposti da alleanze soffocanti. L'intento è evidente, catalizzare intorno a se tutti coloro i quali, e sono tanti, da tempo mal sopportano le divisioni, crea un contenitore nel quale chi accetta i principi di base sarà il benvenuto.


Operazione indubbiamente coraggiosa che, se sarà sostenuta da un po' di fortuna, potrebbe apportare una ventata di novità nel grigio panorama politico nazionale, da poco leggermente movimentato dalla forndazione del PD. Le defferenze sono evidenti. L'operazione tentata da Berlusconi è porta impressa, essendone la diretta emanazione, il carisma del capo e tutta la sua pazza energia. L'operazione gestita dalla sinistra è invece il frutto di un'idea debole e tale resterà-


Staremo a vedere. La cosa importante sarà, fare una seria legge elettorale in grado di rendere governabile il Paese e poi mandare a casa quest'accolita di giullari.


Una cosa è certa: ne vedremo delle belle...

Post n° 0

Buongiorno,
Questo è il mio primo post su questa piattaforma. Tra poco traslocherò qui.