mercoledì 2 dicembre 2015

END OF 2015

Sta per volgere al termine un anno che per diversi aspetti è destinato a rappresentare una sorta di "spartiacque". Uno di quegli anni di cui si ragionerà in termini di prima e dopo.

Un sincero augurio che il 2016 porti Forza, Onore e Prosperità, alla Civiltà Occidentale, contrapposta alla barbarie islamica.

lunedì 16 novembre 2015

FROM PARIS WITH LOVE


E’ triste doverlo dire, però è evidente. Erano necessari 129 morti e 300 feriti, di cui un centinaio gravissimi, che resteranno marchiati a vita, per arrivare a far sì che la Francia decidesse di chiudere le moschee radicali e, si spera, ad espellere i fanatici, seminatori di odio, che in esse si annidano e si moltiplicano. L’espulsione non è certo un provvedimento efficace, mi chiedo dove vadano una volta espulsi. Facilmente rientrano sotto falsa identità o si radicano in qualche altro paese europeo nel quale basta che s’infiltrino come clandestini, accolti a braccia aperte dall’accogliente e solidale Europa che hanno la missione di sottomettere al califfato universale.

Ora mi chiedo, dovremo aspettare di avere almeno 200 morti e 500 feriti, per far sì che anche in Italia si decidano a chiudere le moschee e ad espellere i fanatici?

ISIS è un maledetto serpente a cui la testa andava schiacciata da piccolo. Mentre litigavamo tra noi, su come fosse meglio intervenire per evitarsi reciproci futuri vantaggi spartitori, il serpentello malefico è diventato un’idra dalle sette teste. Ora non sarà affatto facile stanarlo e cancellarlo dalla faccia della terra, come sarebbe necessario fare, se vogliamo avere speranza di sopravvivere. Strano ma vero, abbiamo appena cominciato a fare qualcosa di sensato. Però adesso, ci possiamo giurare, cominceranno a dirci che sotto i bombardamenti intelligenti sono periti 1.000 civili innocenti, di cui almeno 20 chirurghi di Medicins Sans Frontires.

Che facciamo, ci fermiamo?

domenica 15 novembre 2015

ISLAM RELIGION DE PAIX ET D'AMOUR


A circa un anno dagli attentati a Charlie Hebdo siamo qui a contare le vittime di un altro attacco a Parigi. Nel cuore dell’Europa tollerante, dell’integrazione, dell’accoglienza quasi incontrollata e a qualunque costo. L’Islam, come sanno tutti coloro che hanno avuto occasione di conoscerlo da vicino - non solo di leggerne le descrizioni indorate, diffuse ad arte dai suoi adepti - non è religione che possa convivere in pace, nello stesso spazio circoscritto, insieme con altre religioni o in seno a comunità laiche. Questa allarmante realtà, che noi occidentali facciamo una terribile fatica ad accettare, discende dalla sua natura di religione di conquista. Basta leggere il Coran con un minimo di attenzione critica, senza il filtro della “fratellanza universale” calato ad ottenebrare la mente, per rendersi conto che in esso è presente ogni singolo seme, che a cicli alterni torna a germogliare, donandoci l’orrore che stiamo vivendo. Difficile far comprendere all’ingenua mentalità occidente, travisata da anni di nobili dissertazioni sui “diritti naturali dell’uomo” e indebolita da leader deboli e/o conniventi, che nei paesi dove imperversa il Coran, la mitizzata dichiarazione dei Diritti dell’Uomo non solo non è stata ratificata, ma che di essa non si vuol nemmeno sentir parlare. Peraltro appare davvero assurda e puerile l’ostinazione dell’Occidente ad applicare a quel mondo, dove la barbarie è di casa, categorie di pensiero quali democrazia, autodeterminazione, tolleranza, che da noi sono la base scontata della convivenza civile, consolidate da due secoli di disquisizioni, sperimentate ed applicate, con maggior o minor fortuna, ormai da lungo tempo. Impossibile anche comprendere come si possa solo pensare che sia possibile “integrare” nella nostra cultura, mantenendola viva, individui che hanno mentalità, usi, costumi e credenze tanto antitetici rispetto ai nostri e che sono intimamente e fermamente convinti, sulla base di un atavico e insanabile complesso d’inferiorità, della superiorità morale e spirituale della loro “civiltà” che ai nostri occhi, a dispetto dell’imperante perbenismo benpensante, non può che mostrare il suo volto di assoluta inciviltà. Gli attacchi di Parigi quindi non devono stupire. Purtroppo sono una triste realtà con quale saremo obbligati a confrontarci con crescente frequenza, perché è evidente, o noi o loro. E loro oramai sono dappertutto e l’Occidente vive una condizione di sudditanza psicologica, una sorta di torpore della ragione, dal quale ormai difficilmente saprà scuotersi efficacemente e reagire.

domenica 7 giugno 2015

IL MOMENTO E' ARRIVATO


Sono mesi che di tanto in tanto si sente parlare di un esodo di proporzioni bibliche. Di migliaia di individui in fuga che si stanno assiepando sulle coste della Libia in attesa di lanciarsi allo sbaraglio in mare, ben consapevoli che ci sono le confortevoli imbarcazioni europee pronti a raccoglierli e a scaricarli in Italia. Grazie all’impegno della Mogherini e all’autorevolezza del nostro brillante presidente del consiglio, l’operazione di “soccorso” Triton è stata potenziata. L’UE si è mobilita in forze così adesso gli sbarchi di clandestini in Italia se prima erano dell’ordine di poche centinaia alla settimana, ora sono dell’ordine di decine di migliaia. Basta vedere con quanto zelo e con quanta solerzia le navi inglesi, si vantano di salvare migliaia di clandestini, che, rifiutando persino l’idea di pensare di accogliere sul loro territorio, si affrettano a scaricare sul suolo italiano. Del resto sono stati chiari, per loro, accogliere i clandestini è inammissibile in quanto così facendo si incentiverebbero le partenze e si aiuterebbero i mercanti di uomini. Visto che l’Italia tanto insiste, si prodiga e si compiace del proprio spirito solidale, continui pure a farsi invadere, incentivando le partenze e ingrassando i mercanti di carne umana. Ora, sulle coste della Libia, ci sono circa mezzo milione di clandestini pronti a farsi traghettare in Italia.

sabato 25 aprile 2015

UNTITLED

Probabilmente è un mio problema, devo avere un difetto di fabbricazione, che mi impedisce di comprendere come sia possibile, invece di difendere il proprio territorio dall’invasione di torme di profughi, agevolarne l’entrata con ogni mezzo, sopportandone costi enormi, senza fare nulla, assolutamente nulla per evitarlo. Basta scorrere la costa che si affaccia sul mar Tirreno per scorgere antiche torri, erette all’epoca da persone avvedute ancora dotate di quell’istinto di base che consiste nella difesa della propria terra, delle proprie tradizioni, dei propri cari e che oggi è scomparso, sommerso da un malinteso, doloroso e assurdo concetto astratto di solidarietà. Solidarietà nei confronti di chi, poi? Non serve neppure la minaccia reale, dichiarata a viso aperto, di sottometterci, di tagliare le gole di molti di noi, per farci ritrovare la forza di difenderci. Cercare aiuto e solidarietà da parte dell’Unione Europea è una pia illusione. Sino a che l’Italia continuerà a mostrarsi entusiasta e a vantarsi della propria capacità di lasciarsi invadere senza reagire, l’Europa continuerà a guardare e tutt’al più a fornire qualche mezzo per agevolare gli sbarchi sul nostro territorio. Guardandosi bene dall’accettare negli altri Paesi anche poche centinaia di disperati che da noi arrivano a migliaia quasi ogni giorno.

domenica 12 aprile 2015

SOLIDARIETA' CON GLI INVASORI


Saviano, il noto scrittore del best seller "Gomorra" e molti altri con lui, sentono l'esigenza di manifestare tutta la loro solidarietà nei confronti dei poveri "profughi" che pur di sottrarsi ad un destino di stenti si sottopongono a sacrifici inenarrabili, esponendosi a rischi incredibili pur di approdare in Europa. Queste menti eccelse e caritatevoli, animati dalla più intensa empatia con "gli ultimi", però, non ci dicono se considerano che l'emigrazione in Europa di mezza Africa, sia da loro considerata la soluzione al problema.

sabato 4 aprile 2015

ISLAM DI MORTE

Quello che è successo in questo terribile ultimo anno, evidenzia in modo lampante il pericolo rappresentato dall’islam e dai suoi fanatici seguaci. Poco importa che si chiamino ISIS o Bokoaram o Fratelli musulmani, sono tutti uguali, l'Islam ha un solo volto, quallo della barbarie. Pericolo che ci costringe a vivere nel terrore di attentati, che ci obbliga ad estenuanti e pressoché inutili controlli di sicurezza, che ci spinge ad inviare truppe a sacrificarsi in nome di una lotta sanguinosa ma purtroppo inutile, perché il nemico non è alle porte bensì è già comodamente acquartierato nelle nostre città.

Chi afferma che i fanatici sono una minoranza e che è necessario favorire l’integrazione dei moderati, o è ignorante, quindi farebbe bene a tacere, oppure, è in malafede e allora occorre impedirgli di diffondere messaggi falsamente rassicuranti.

La cruda realtà è rappresentata dal fatto che anni di politiche stoltamente “progressiste” hanno consentito, ad una pletora di seguaci della religione più aggressiva e meno rispettosa della vita umana - che non chiede l’adesione, ma la sottomissione - d’infiltrarsi e radicarsi nel tessuto sociale dell’occidente.

Il disegno è chiarissimo, solo gli stolti o i conniventi non lo scorgono, e consiste nella lenta ma costante infiltrazione di quantità sempre maggiori di persone sino a sovvertire gli equilibri. Sino ad islamizzare e ad arabizzare, l’occidente. I migliori complici di questa subdola quanto insidiosa strategia sono proprio tra le nostre file. Sono coloro i quali sostengono la “ricchezza del multiculturalismo”, la bellezza dell’accoglienza ad ogni costo, in nome della solidarietà

AD OLTRE UN ANNO

Sembra davvero strano ma è già trascorso un anno dal trasferimento su Twitter. Anno durante il quale è successo di tutto e quel che è peggio, si stanno avverando le previsioni riguardo al mondo islamico, che ha rivelato la sua vera natura di barbarie medievale. Sarà sempre più dura.