lunedì 26 aprile 2010

ADESSO BASTA CHIACCHIERE

E' veramente giunto il momento di smetterla con le parole e passare ai fatti. Il gioco di Fini e della sinistra è chiaro, condurre a logoramento la coalizione di destra. Con continui attacchi, condotti con ogni mezzo, su più fronti, primo fra tutti quello giudiziario, per continuare a poter dire che il governo di destra continua a fare promesse che non mantiene. Che questa tesi sia smaccatamente falsa è sin troppo evidente, ma la sinistra, abilissima nell'applicazione della scienza comunista della disinformazione ad ogni costo, continua ossessivamente a ripetere la stessa cantilena, prorio per la totale crisi di idee in cui versa da sempre.

Evitare inutili proclami, e offerte di "dialogo" utili soltanto a
farsi rispondere con sprezzanti rifiuti. I richiami del Presidente della Repubblica per quanto sensati, sono realmente inutili, perchè evidentemente inapplicabili.

E' giunto il mometo di dare dimostrazione alla massa di cialtroni della volontà di modernizzare e cambiare radicalmente la struttura marcia della Nazione.

25 APRILE

Colpisce, durante la visione dei filmati d’epoca, la sfacciata baldanza delle sparute pattuglie di soldataglia irregolare, sommariamente equipaggiata, priva di ogni disciplina, i così detti “partigiani” non a caso definiti “banditi”, dalle truppe regolari della RSI e dai loro alleati della Wermacht.

Infastidisce la pervicacia con cui i pochi reduci aterosclerotici si ostinano a cercar di glorificare quei tristi giorni, che culminano con l'atroce orgia di ferocia comunista consumatasi a piazzale Loreto.

venerdì 23 aprile 2010

CHIARIMENTO INTERNO

Da tempo era nell'aria, finalmente il chiarimento ha avuto luogo. Il suicidio politico di Fini si è compiuto, davanti a tutti e senza possibilità di riabilitazione.

Sono anni ormai che non si comprende l'atteggiamento dell'ex leader della disciolta AN. Sempre teso a smarcarsi da ogni posizione di destra. Sempre pronto ed emettere sibillini "distinguo" quasi a volersi accreditare quale reale alternativa a Berlusconi, strizzando l'occhio alla sinistra.

Che non fosse la strada giusta, il "Fine stratega", avrebbe dovuto rendersene conto da tempo. Così facendo ha invece disorientato il suo storico elettorato senza riuscire ad attrarne di nuovo.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un declino inesorabile che ha ridotto Fini ad una posizione imbarazzante di sterile opposizione interna appoggiato da uno sparuto gruppetto di fedelissimi, isolati dal contesto. Che contrasta nettamente con la figura di Berlusconi che, uscito costantemente rafforzato da ogni esito elettorale, nonostante ogni tentativo di abbatterlo, ora vede rafforzata, in modo plebiscitario, la sua posizione di incontrastato ed incontrastabile leader del proprio partito.