mercoledì 14 ottobre 2009

NON E' QUESTIONE DI OMOFOBIA

In generale ritengo che i rapporti affettivi tra persona dello stesso sesso siano leciti, sino a quando non s’imponga lo sfoggio di comportamenti che, a tutti gli effetti, è correttissimo definire "contro natura". Considero quindi due omosessuali, che si scambiano pubblicamente le loro effusioni, null'altro che dei consapevoli provocatori. Da ciò consegue che chi attua deliberatamente un atto, o un comportamento provocatorio, non ha alcun altro diritto oltre a quello di cercar di difendersi, con mezzi propri e comunque nei termini contemplati dall’attuale legislazione, nel caso qualcuno reagisca alla deliberata provocazione.

Considero paradossale che si discuta sul fatto di rinforzare le tutele volte a proteggere dei provocatori.

domenica 11 ottobre 2009

FRANCESCHINI, UN ALTRO ZERO ASSOLUTO

Nel corso dell'odierna "Convention" del PD, pare che Franceschini abbia definito Berlusconi un "ominicchio".

Sorvolando sull'assoluta gratuità dell'offesa personale, che qualifica l'individuo che vi ricorre ai livelli qualitativamente più scarsi della graduatoria umana, sorge spontanea la seguente considerazione: se, secondo l'illuminato leader de PD, un uomo che, prima di approdare alla politica, ha collezionato grandi successi nel mondo dell'impresa, senza ricorrere ad aiuti di stato, merita la qualifica di "ominicchio", come si può definire un'assoluta nullità del calibro di Franceschini stesso, talmente stolto da non comprendere nemmeno che così dicendo evidenzia in modo puerile d'essere ispirato da uno dei meno nobili sentimenti, insiti nella deterioe natura umana, l'invidia, che ha la terribile caratteristica di rendere cieco chi ne è divorato?

giovedì 8 ottobre 2009

L'ILLEGITTIMITA' DEL LODO

Dopo mesi di attesa finalmente il verdetto. Il "lodo Alfano" è illegittimo. Appare evidente, oltre alle speciose eccezioni di incostituzionalità, il pervicace intento d'ostacolare, con ogni mezzo, l'attività di un governo che, sta ottenendo risultati ben oltre le aspettative.

Il ruolo di garanzia "super partes" delle massime istituzioni dello Stato risulta gravemente compromesso in quanto il verdetto, ribaltando e quindi contraddicendo, il giudizio circa la necessità della legge costituzionale, già espresso nel 2004, fa sorgere un più che fondato sospetto di intento persecutorio.

Continua in tal modo, da un lato, l'opera di auto-delegittimazione delle alte magistrature delle Stato; dall'altro il danno d'immagine e di "produttività" derivante dal fatto che un Presedente del consiglio dei ministri, pienamente legittimato dalla volontà della larga maggioranza degli elettori, sia costretto a difendersi in processi penali pesantemente adombrati da sospetti di parzialità. Processi che, peraltro, sarebbero stati soltanto sospesi, onde permettere l'espletazione del mandato.

lunedì 5 ottobre 2009

TUTTE TRAGEDIE ANNUNCIATE

La tragica alluvione che ha colpito la provincia di Messina è definita tragedia annunciata, esattamente come accade ormai, da alcuni anni, in occasione di ogni calamità o incidente che purtroppo accade. La cosa che però colpisce, almeno nel caso specifico, è l’evidenza del fatto che quelle case fossero state costruite nel mezzo del greto di un torrente, o sotto costoni evidentemente franosi. Sorge spontaneo chiedersi chi, con un minimo di buon senso, acquisterebbe un bene di valore, quale la propria abitazione, quando con tutta evidenza essa sorga in posizione esposta a gravi pericoli.
Penso che il vero problema sia un altro, calando la maschera ipocrita ritengo si debba attribuire la responsabilità della tragedia, non solo ai politici, ai tecnici o alle istituzioni, ma in questo caso e non solo in questo, al cronico malcostume, diffusissimo prevalentemente nel sud d’Italia, di infischiarsene altamente della legalità. Malcostume che fa sì che l’impresario corrompa il tecnico o il politico e l’acquirente acquisti, ben contento, la casa a prezzo vantaggioso.
Oltre a questo, diciamolo francamente, è l’ora che la smettano di lamentare la lentezza nei soccorsi quando invece è evidente che la Protezione civile si mobilita con notevole celerità. I sinistrati, cui va ovviamente tutta l’umana solidarietà, dovrebbero tener conto che, in quanto sinistrati, per definizione si trovano al centro di un sinistro e questo, oggettivamente, anche se può non far piacere, implica giocoforza dei disagi, e, se ci fanno la cortesia di usare un poco di pazienza e si rimboccano le maniche, torneranno prima possibile in una migliore situazione.

sabato 3 ottobre 2009

LIBERTA' DI STAMPA

Oggi l'attesissima manifestazione. Sono proprio curioso di apprendere, dalla voce degli organizzatori, quante centinaia di milioni di manifestanti riusciranno a stiparsi, questa volta, nella piazza di turno.