domenica 17 luglio 2016

NIZZA 14 LUGLIO 2016 ORE 22.30


Stiamo di nuovo assistendo ad accensione di lumini, deposito di bigliettini e pelouche, sul luogo di una strage assolutamente assurda, che pone una pietra tombale sul più grande equivoco dei nostri giorni, l’infantile utopia dell’integrazione multiculturale, che sta conducendo alla rovina la Civiltà Occidentale, basata su principi, su modi di vita e prassi sociali, assolutamente incompatibili con l’islam.
Resta da chiedersi perché l’Occidente civilizzato, non riesca a trovare il modo di difendersi da questa orda barbarica che, camuffata da civiltà diversa, è riuscita dopo secoli ad infiltrarsi e ad invadere l’Europa e continuerà inarrestabilmente a farlo siccome è riuscita in qualche modo a convincerci che è nostro dovere accoglierla ed integrarla. Che l’integrazione è possibile, che l’Occidente, forte della sua tolleranza, non può negare l’accoglienza a chi ha bisogno.
Il fatto che chi accogliamo e cerchiamo di integrare, non solo non abbia alcuna intenzione d’integrarsi - ma anzi ci disprezza e ci odia al punto da desiderare ardentemente prima di massacrarci, per fiaccarci la resistenza e poi, come l’impone il precetto religioso che lo sostiene, redimerci e sottometterci al suo dio - altro non è che uno scomodo particolare troppo difficile da accettare, che è più comodo rimuovere e seppellire sotto montagne di inutili proteste e cataste di insulse dichiarazioni di solidarietà alle famiglie delle vittime.
I leader europei non a caso cominciano ad affermare sottovoce che dovremo abituarci a convivere con l’orrore. Forse anche loro si sono accorti che la frequenza di questi eventi si sta infittendo. Tra breve saremo costretti a vivere come nello stato d’Israele, dove la gente sa che ogni volta che esce di casa potenzialmente rischia di essere accoltellata alle spalle, o investita da un automezzo.
Singolare il fatto che chi cerca di lanciare l’allarme venga etichettato immediatamente come razzista nemico dei deboli e dei diversi. Additato come colui che suscita il problema.

Hanno già vinto! Ci hanno condizionato l’esistenza. I nostri figli e nipoti pagheranno a caro prezzo l’odierna incapacità di capire, di correre ai ripari, di vedere leggermente oltre la punta del naso.