Stiamo di nuovo assistendo ad
accensione di lumini, deposito di bigliettini e pelouche, sul luogo di una
strage assolutamente assurda, che pone una pietra tombale sul più grande
equivoco dei nostri giorni, l’infantile utopia dell’integrazione
multiculturale, che sta conducendo alla rovina la Civiltà Occidentale, basata
su principi, su modi di vita e prassi sociali, assolutamente incompatibili con l’islam.
Resta da chiedersi perché l’Occidente
civilizzato, non riesca a trovare il modo di difendersi da questa orda
barbarica che, camuffata da civiltà diversa, è riuscita dopo secoli ad
infiltrarsi e ad invadere l’Europa e continuerà inarrestabilmente a farlo siccome
è riuscita in qualche modo a convincerci che è nostro dovere accoglierla ed
integrarla. Che l’integrazione è possibile, che l’Occidente, forte della sua
tolleranza, non può negare l’accoglienza a chi ha bisogno.
Il fatto che chi accogliamo e
cerchiamo di integrare, non solo non abbia alcuna intenzione d’integrarsi - ma anzi
ci disprezza e ci odia al punto da desiderare ardentemente prima di massacrarci,
per fiaccarci la resistenza e poi, come l’impone il precetto religioso che lo
sostiene, redimerci e sottometterci al suo dio - altro non è che uno scomodo
particolare troppo difficile da accettare, che è più comodo rimuovere e
seppellire sotto montagne di inutili proteste e cataste di insulse
dichiarazioni di solidarietà alle famiglie delle vittime.
I leader europei non a caso
cominciano ad affermare sottovoce che dovremo abituarci a convivere con l’orrore.
Forse anche loro si sono accorti che la frequenza di questi eventi si sta
infittendo. Tra breve saremo costretti a vivere come nello stato d’Israele,
dove la gente sa che ogni volta che esce di casa potenzialmente rischia di
essere accoltellata alle spalle, o investita da un automezzo.
Singolare il fatto che chi cerca
di lanciare l’allarme venga etichettato immediatamente come razzista nemico dei
deboli e dei diversi. Additato come colui che suscita il problema.Hanno già vinto! Ci hanno condizionato l’esistenza. I nostri figli e nipoti pagheranno a caro prezzo l’odierna incapacità di capire, di correre ai ripari, di vedere leggermente oltre la punta del naso.