A pochi mesi dai terribili fatti
di Parigi, assistiamo ancora ad una dimostrazione di forza militare, condotta
da terroristi islamici, nella capitale dell’Unione europea. Sin troppo facile
dire che era solo questione di tempo, il fatto che deve far riflettere è che
gli attacchi sono stati portati nel cuore di Bruxelles, capitale d’Europa,
super controllata da mesi di ricerche dell’unico sopravvissuto alle stragi di
Parigi. A dimostrazione che le migliaia di infiltrati sono pienamente padroni
della “piazza”, possono agire in piena libertà, nonostante i nostri controlli e
portare la strage, in ogni momento, in mezzo a gruppi di civili intenti ad
andare a scuola o al lavoro, a fare la spesa al supermercato o a partire con l’aereo.
E’ ormai del tutto evidente che i
musulmani non possono vivere in Europa e soltanto chi si ostina a non vedere e
a non capire, può continuare a pensare che ci sia una via diversa, che possa condurre
ad una serena e pacifica convivenza, nella differenza. Non sarà mai così, è
chiaro ed evidente.
Lo dimostrano tutti i tentativi
fatti in tal senso , decine e decine d’anni di tolleranza e di apertura forzata
al “multiculturalismo”, nei paesi europei hanno generato la situazione attuale.
Milioni di musulmani in Europa, sparsi dappertutto e non integrati, on tanto perché
rifiutino d’integrarsi, ma per il fatto che non possono integrarsi, non sono
fatti per integrarsi, ma per espandersi sottomettendo al loro sistema di vita e
alle loro credenze. La maggior parte di loro, quelli che noi a torto
consideriamo i moderati, intenti a riprodursi col chiaro obiettivo dell’islamizzare
l’Europa. Una parte minore, ma comunque numericamente molto significativa, quelli
che noi consideriamo i radicali, i “jihaddisti”, pronti a sacrificare la loro
stessa vita per portare morte e distruzione, nella nostra compagine sociale che
loro, a ragione, considerano debole e tollerante, incapace di difendersi dalla
minaccia e quindi fatta a posta per essere soggiogata e sottomessa, nel
terrore.
Il disegno è di una chiarezza
abbagliante e basta riflettere un attimo per immaginarne gli sviluppi. Eppure i
nostri leader, coloro che governano le sorti dell’Europa, continuano
ostinatamente ad illudersi che la miglior difesa da tutto questo sia la
tolleranza e l’accoglienza, la cultura e il miglioramento dell’integrazione. Integrazione
che, è clamorosamente evidente, non ci sarà mai, perché il concetto di “convivenza
serena nella diversità” è un’idea astratta tutta e solo nostra, culturalmente,
ideologicamente e religiosamente aliena ai musulmani che, tutti, considerano,
loro dovere religioso redimere l’umanità intera e sottometterla all’unico vero
dio, il loro. Solo il metodo è diverso. Per i più, con le unioni miste e l’esempio;
per i meno, con le stragi. Ma il disegno comune è da sempre quello di
cancellare dall’Europa la religione e la “cultura”, cristiana.
Sono tutti programmati per questo
e in quanto tali, tutti, rappresentano una minaccia mortale per noi e per la
nostra stanca civiltà, ma noi ci ostiniamo a non volerlo accettare e a girarci cocciutamente
dall’altra parte.