sabato 6 luglio 2019

IL PIANO KALERGI PER L'EUROPA - ANALISI ATTUATIVA


Nel 1° dei due articoli precedenti, abbiamo situato nella Storia l’autore e il saggio da lui prodotto.
Nel 2°, abbiamo sinteticamente descritto il contenuto del saggio, calato nel contesto storico di riferimento.
In questo 3° articolo, inizieremo a mettere in relazione il contenuto del saggio con la tumultuosa realtà che ci circonda.
Accingendoci a questo compito, è utile riflettere sul fatto che ora disponiamo di tutti gli elementi per comprendere il motivo dell’accanimento con cui i sostenitori del “mondialismo” e della “società aperta”, tentano in ogni modo di screditare ed intimidire chi cerca di trattare questo spinoso argomento.
È altrettanto utile precisare che, almeno nel mio caso, l’interesse per questa tematica e la ricerca, lo ammetto, quasi ossessiva, di una giustificazione logica della tendenza irrazionale che si è impadronita dell’Europa; scaturisce dalla semplice osservazione delle realtà. Basta infatti leggere a ritroso le riflessioni annotate sul mio weblog, negli ultimi dieci anni, per accorgersi che osservando lo sviluppo degli avvenimenti, mi chiedevo quale genere di follia collettiva potesse spingere allegramente l’Europa verso un destino che si stava delineando ai mei occhi, come assolutamente orrendo.
Da sempre considero l’Identità il bene supremo di un popolo. Quel cemento ideale che lo costituisce e che lo ha consolidato in quanto tale, in lunghi secoli di Storia, caratterizzandolo come Popolo che forma una Nazione, o più propriamente detto, una “Patria”, intesa come “Terra dei Padri”.
Una corsa a tappe forzate verso una “multiculturizzazione” massiva, al grido entusiastico di: “la diversità è arricchimento culturale”.
L’apertura incontrollata dei confini terrestri e marittimi, spinta gradualmente sino al prelievo a poche miglia dalle coste africane di decine di miglia di clandestini da sbarcare sempre e solamente nei porti Italiani, sull’onda entusiastica del: “ponti e non muri”.
La lenta ma progressiva messa in questione dei simboli alla base della nostra millenaria cultura, sacrificati entusiasticamente dai nostri governi nazionali, d’accordo con le direttive dell’UE, in nome della “laicità dello Stato”, per fare spazio a usanze e manifestazioni invasive ed invadenti che per nulla ci appartengono – ha attivato nelle menti critiche, che rifiutano geneticamente di lasciarsi trascinare nel vortice dal “pensiero unico”, l’esigenza di capire e di giustapporre quelle che nel frattempo si sono impilate come le tessere di un enorme puzzle. In definitiva di scoprire se esiste e quale sia, la logica sottesa a questo periodo di follia collettiva.
Ebbene sì, ora lo sappiamo, tutto quello che sta avvenendo è l’attuazione di un vasto disegno progettato a metà degli anni ’20 del “secolo breve”, e non come da anni ci viene propinato dalla martellante propaganda dei media di regime, un “fenomeno epocale spontaneo ed inarrestabile”.
La scandalosa deformazione della realtà, operata più o meno coscientemente dai media di regime, evidentemente asserviti e omologati al “Pensiero Unico”, in questo agghiacciante contesto compie un prezioso servizio, alle élites massonico-finanziarie che gestiscono in tutta discrezione il “Progetto” .
Beninteso, non si tratta certo di un “Progetto” redatto su carta, pianificato su di un cronogramma di Gantt e guidato da un Project Manager, bensì di una serie di interventi coordinati, decisi durante assise strettamente riservate a pochissimi “addetti ai lavori” che detengono praticamente da sempre le leve della vera forma di Potere esistente oggi sul pianeta, quello finanziario, allo scopo ormai evidente di pilotarne lo sviluppo in modo efficiente quanto discreto. Basti pensare a certe riunioni dei gruppi tipo Bildenberg e. simili
Facile a questo punto essere accusato di “complottismo”. Accusa derisoria, non a caso da sempre scagliata in faccia a chi ragiona su questi argomenti, giusto alfine di screditarlo prima e spesso perseguitarlo poi. 
In questo contesto si situano mirabilmente iniziative indette dai mastodontici organismi sovranazionali, quali Unione Europea (UE), e Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Fondo Monetario Internazionale etc. ai quali è assegnata un’importanza cruciale nel quadro dell’attuazione del Piano.
Nel caso dell’UE come ben noto, a detto organismo è affidato il compito di “unificare” l’Europa sottraendo progressivamente di fatto “sovranità” agli Stati Nazionali, ed eliminando gradualmente ogni possibilità di governo democratico nazionale dello Stato. (esattamente come indicato da Kalergi nel suo saggio) e di gestire regole sempre più apertamente ricattatorie, giustificate dall’esigenza di tutelare la stabilità della moneta comune. (esattamente quello a cui assistiamo ormai da anni)
Nel caso dell’ONU promuovendo una serie di “trattati”, ricorrendo anche allo stratagemma di dichiararli falsamente “non vincolanti”, vedi il caso del “Global Compact of Migrations”, che di fatto sancisce il Diritto di ogni uomo sulla terra a migrare, invece di stabilire che il primo Diritto di ogni uomo sia quello di vivere dignitosamente nella propria Patria, e invece per adoperarsi pienamente per questo nobile fine l’ONU, inutile e costosissimo “carrozzone”, non a caso insiste sull’Italia e sui paesi europei affinché aumentino l’accoglienza.
Nel caso dell’FMI utilizzando la disponibilità di risorse finanziarie e il debito, come una potente leva per ricattare gli Stati nazionali e ridurli a miti consigli. Vedasi il caso della Grecia, massacrata dai burocrati europei e riempita di centinaia di migliaia di clandestini provenienti dalla connivente Turchia sino a che ad essa sono stati favolose somme di denaro in cambio dello sbarramento temporaneo del corridoio.
In questo panorama si situa pure la pressione nefasta esercitata da decenni dalla Francia sulla fascia centrale del continente africano, mediante l’imposizione nei suoi ex domini coloniali dell’africa Sub-sahariana di una moneta unica, il famigerato Franco CFA. Autentico cappio gestito da Parigi, per strumentalizzare a proprio favore le economie di stati africani tormentati da endemico sottosviluppo. Paesi da cui si originano, guarda caso, gran parte dei flussi migratori.
Che dire poi delle sconcertanti affermazioni delle competenti agenzie ONU, miranti a favorire la diffusione e il consolidamento del concetto che l’Europa sia vecchia, che l’età media si stia alzando mentre il numero della popolazione precipita e quindi c’è assoluta necessità di almeno 180.000.000 di migranti entro il 2025, tutti giovani e forti, provenienti dall’Africa e dall’Asia, per “compensare” il rapido declino demografico della vecchia Europa.
E che dire ancora del fatto che in Italia, sino a poco più di un anno fa, governava chi considera “preziose risorse”, queste masse di incapaci evidentemente senza arte né parte, a cui, a loro dire, sarebbe stato affidato in gran parte il futuro della nostra Nazione. “Risorse” di fatto capaci per la stragrande maggioranza a farsi mantenere e per il resto a delinque, commettendo le peggiori fattispecie di delitti. Vedasi il caso della dilagante mafia Nigeriana.
E ancora come definire il crescente battage pubblicitario multimediale tendente a normalizzare la famiglia mista con prole inevitabilmente meticcia? (esattamente come previsto nel saggio oggetto di questo articolo)
Quale miglior prova della messa in atto di quel piano di “meticciamento” progressivo previsto proprio dal nostro ineffabile conte von Caudenhove-Kalergi?
Provate voi stessi ora a guardare il mondo che ci circonda e a interpretarne la dinamica complessiva, alla luce di questa chiave di lettura. Sono convinto troverete che ogni tessera del puzzle a questo punto inizierà a combaciare millimetricamente con quelle adiacenti e spero che inizierete a riflettere.

Altri articoli seguiranno dedicati agli esempi a testimonianza dell’esistenza reale di una sorta di Progetto per la “trasformazione” dell’Europa, le cui basi si possono ricondurre a “Praktischer Idealismus”.

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