lunedì 6 aprile 2009

MANIFESTARE IL DISSENSO

Episodi come quelli del luglio 2001, a Genova, replicati, con diversa intensità in molte occasioni e nei giorni scorsi a Strasburgo - dove alcuni gruppi di forsennati devastatori, mettono a ferro e fuoco interi quartieri terrorizzando miti cittadini – a mio modesto parere, richiederebbero risposte esemplari. Troppo comodo protestare devastando sapendo che al massimo si rimedia qualche colpo di manganello, un po’ di irritazione agli occhi o un breve fermo di polizia.
Ho la netta sensazione che schierando una sola mitragliatrice a canna rotante, calibro .50 BMG, ad alzo zero, basterebbero 2 brevissimi secondi di fuoco per porre fine alle devastazioni presenti e, soprattutto, future. Un po’ di progressista indignazione, qualche aula parlamentare dedicata ai “martiri”, vedi quel coglione di Giuliani, e poi tutto sarebbe ricondotto ad una “civile espressione del dissenso”.
Le masse hanno il diritto di manifestare, ma, come per ogni cosa, c’è modo e modo. Se all’infingarda esagerazione, si rispondesse in modo assolutamente deciso, probabilmente, basterebbe farlo una sola volta. Generale Bava Beccaris, (repressione della rivolta contro la Tassa sul macinato), docet.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.