giovedì 10 luglio 2008

L'IMPOTENZA DEI POLITICI

Due questioni si impongono attualmente all’attenzione, una di rilevanza internazionale, l’altra nazionale, entrambe emblematiche della cronica incapacità / impossibilità di decidere, tipica delle attuali istituzioni governative.

La prima è rappresentata dall’escalation militare dell’Iran, che, totalmente indifferente alle debolissime iniziative messe in campo dagli organismi internazionali, procede imperterrito, da un lato, a lanciare proclami per la cancellazione dello stato d’Israele e la distruzione degli Stati uniti, dall’altro a fare considerevoli passi avanti sulla strada dell’arricchimento dell’uranio.

La seconda è rappresentata dall’Unione Europea, che si permette di bocciare un provvedimento, come la schedatura dei Rom, ispirato a semplice buon senso, accampando pregiudiziali inconsistenti centrate sul sospetto di razzismo. Sarebbe a tal riguardo interessante verificare come si comporterebbero gli stolti burocrati di Bruxelles, se fossero assediati da torme di zingari, per la maggior parte dediti ai furti e ad ogni genere di illegalità, compreso lo sfruttamento dei loro stessi figli minori.
In senso generale i due casi qui sopra, in contesti e con modalità diverse, evidenziano la drammatica impotenza nella quale si dibattono gli attuali vertici politici, ai diversi livelli.

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