mercoledì 13 gennaio 2010

ANCORA SULL’IMMIGRAZIONE

Ritengo utile precisare che, a mio parere, l’unico modo serio e responsabile, per fare dell’immigrazione una “inevitabile” risorsa positiva, è innanzi tutto, sistemare le conseguenze dei tremendi errori del passato, che, è inutile ed ipocrita negarlo, sono sotto gli occhi di tutti.
Successivamente sarà necessario applicare una rigorosa politica che preveda l’accesso strettamente controllato, sulla base di verifiche quantitative e qualitative, di persone motivate e corrette che siano in grado, allora sì, d’inserirsi, a buon titolo, nel nostro sistema senza subire umiliante sfruttamento ed alimentando l’illegalità, ma espletando i Doveri e godendo di Diritti, circondati del giusto rispetto che si tributa naturalmente a chi si comprende animato da spirito positivo.

Le linee guida fondamentali per affrontare il problema immigrazione non possono e non devono essere ispirate al solo concetto di carità, che per sua natura accoglie indiscriminatamente qualsiasi bisognoso. L’apparato sociale, le strutture pubbliche e private, la scarsità delle risorse, non lo permette.

Rimanere indenni dal flusso di migranti è impossibile, ma subire un’invasione incontrollata è un crimine, commesso da una classe politica imbelle e moralmente corrotta, ai danni delle nostre future generazioni.

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