mercoledì 2 dicembre 2009

IL "FUORI ONDA" DI FINI

Da anni ormai l’on. Fini si fa un punto d’onore nel situarsi su posizioni apertamente contrarie alla destra. Il Fascismo definito male assoluto. Le esternazioni su delicate questioni etiche, l’insistenza con cui cavalca la tigre dell’”integrazione” che lo vede schierato a fianco, o per meglio dire alla testa, di chi concederebbe, sin da subito, il diritto di voto agli immigrati.

Questi atteggiamenti sottendono, con tutta evidenza, il disagio di una personalità narcisistica che arde dal desiderio di smarcarsi dall’ingombrante figura di Berlusconi, nell’illusione di riuscire ad accreditarsi quale unica voce realmente autorevole quale interlocutore del centro-sinistra. È facile rilevare una lunga serie di reiterati tentativi - sino a ieri condotti all’insegna di una sibillina quanto costante azione ammantata di una studiata discrezione – tutti tendenti a destabilizzare la leadership del Presidente del consiglio, tentativi portati avanti direttamente o indirettamente, utilizzando di volta in volta l’ironia o l’aplomb istituzionale.

Da parte di una persona avvezza a scegliere tempi e modi e soprattutto estremamente attenta al proprio interesse, non era facile attendersi un passo falso di tale entità. Ingenuità? Eccessiva sicurezza? Calcolo strategico? Non resta che attendere gli sviluppi.

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