mercoledì 14 ottobre 2009

NON E' QUESTIONE DI OMOFOBIA

In generale ritengo che i rapporti affettivi tra persona dello stesso sesso siano leciti, sino a quando non s’imponga lo sfoggio di comportamenti che, a tutti gli effetti, è correttissimo definire "contro natura". Considero quindi due omosessuali, che si scambiano pubblicamente le loro effusioni, null'altro che dei consapevoli provocatori. Da ciò consegue che chi attua deliberatamente un atto, o un comportamento provocatorio, non ha alcun altro diritto oltre a quello di cercar di difendersi, con mezzi propri e comunque nei termini contemplati dall’attuale legislazione, nel caso qualcuno reagisca alla deliberata provocazione.

Considero paradossale che si discuta sul fatto di rinforzare le tutele volte a proteggere dei provocatori.

1 commento:

  1. è omofobia creare una gerarchia fra gli affetti ed i sentimenti della persona, naturali o meno che siano. Siamo liberi di vivere la nostra sessualità (al pari di ogni altro aspetto della vita umana) anche diversamente rispetto agli orientamenti naturali.
    Che poi l'esibizionismo sia sbagliato, siamo d'accordo, ma questo vale per tutti.
    Passeggiare mano nella mano, ad esempio, non è ostantazione, omo od etero che siano.

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