lunedì 27 agosto 2012

INFILTRAZIONE SILENZIOSA

Ho chiuso il precedente post facendo riferimento alla necessità di riflettere sull’infiltrazione dell’islam in Europa.
Appare davvero singolare che, nel recente passato, l’Occidente - con questo termine intendo i paesi europei, a ovest della “Cortina di ferro”, con gli Stati Uniti d’America – abbia contrastato, per almeno 70 anni l’espansione del Comunismo, con ogni mezzo, compresa una spietata “Guerra fredda”. Organizzando strutture segrete composte di personale addestrato ad equipaggiato per intervenire prontamente in caso di invasione. Ricorrendo ad enormi arsenali di armamenti convenzionali e atomici. Sviluppando ed utilizzando imponenti reti d spionaggio e controspionaggio di ascolto e di controllo, alfine di prevenire infiltrazioni e sconfinamenti pericolosi.

Oggi, invece, nessuna resistenza si oppone alla strisciante invasione dell’islam, in corso ormai da anni. Invasione che, ben lungi dall’essere contrastata, viene al contrario non solo tollerata, ma addirittura agevolata, mediante l’introduzione nell’ordinamento di leggi che sono dichiaratamente studiate per favorire l’”integrazione”.

E’ ancora più singolare che qualsiasi tentativo di contrastare la “cultura” dell’integrazione, venga bollata con termini tipo: “razzismo e xenofobia”, e repressa a termini di legge, anche se appare assolutamente evidente che l'integrazione è a impossibile.

Il miglior alleato, la potente “quinta colonna” dei mussulmani e non solo, sono i nostri stessi concittadini ingenui e ciechi, i nostri politicanti idioti o in mala fede. In altre parole la debolezza cronica ormai impadronitasi del corpus sociale dell’Occidente.

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