La triste vicenda della presentazione delle liste elettorali continua a svolgersi in modo davvero strano.
Sino a ieri, ho rifiutato di pensare che gli avversari potessero essere a tal punto scorretti da cercare d'impedire che detto atto fondamentale avvenisse nei giusti termini. Se si dovesse appurare che così è avvenuto, sarebbe, questa sì, una cosa davvero grave per la democrazia. Grave al punto da rendere davvero risibili le false e strumentali accuse di limitazione della libertà di stampa o di instaurazione d'improbabili "regimi".
Un qualche pasticcio deve comunque essersi verificato. Il fatto odioso è che da giorni non si senta parlar d'altro e si continui ad essere lontanissimi dal vederci chiaro.
Ho la netta sensazione che, se Berlusconi si è espresso in quei termini, deve essere in possesso di notizie di prima mano, c'è solo da augurarsi che abbia scrupolosamente verificato le fonti.
Temo che - se si dovesse appurare una qualsivoglia forma d'impedimento o di sabotaggio, messo in atto dagli avversari - sarà davvero difficile evitare una pesante onda di sdegno popolare.
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