Stiamo assistendo, come era facilmente prevedibile, all’intensificazione
progressiva di azioni terroristiche islamiche, che evidenziano la drammatica
impotenza dell’Occidente ad opporre la minima azione di contrasto.
Soliti vani attestati di condanna ed esecrazione, espressioni di solidarietà
etc., etc., con i media che evitano accuratamente di stigmatizzare la matrice
islamica di questi atti di barbarie, tipici di quella che ormai è sicuramente
classificabile come un’ideologia di morte e di conquista, travestita da
religione, che ha dichiarato guerra, in varie forme, alla cultura e al modo di
vita dell’Occidente.
A nulla valgono le ipocrite dissociazioni dei leader delle comunità
islamiche in Occidente chiaramente preoccupate che le azioni dei taglia gole
estremisti attirino troppo l’attenzione sul disegno che l’intellighenzia islamica,
sedicente moderata, è impegnata scientificamente ad attuare da anni, con
metodica e strategia. Basta che si riproducano con la geometrica progressione
che li contraddistingue e nel giro di una o due generazioni, l’islamizzazione
sarà compiuta.
Ormai è evidente che la strategia spontanea dell’islam internazionale è passata
alla fase 2. Attaccare con ogni mezzo l’Occidente, alfine di alterarne il
sistema di vita anche indirettamente, e modificarne la vita democratica, per
loro inconcepibile, basti pensare a quello che è successo a Torino, per
preparare l’odiato uomo occidentale alla vita di paura tipica delle società
islamiche.
La cosa che indigna è l’incapacità di reagire efficacemente da parte dei
vertici istituzionali europei, con particolare riferimento a quelli italiani,
che invece di alzare le difese, ricorrendo a quei provvedimenti drastici, che
da tempo sarebbe stato necessario applicare inflessibilmente, continuano
pervicacemente a farneticare di accoglienza ed integrazione, mettendo a
repentaglio in modo irreparabile il futuro delle nostre generazioni.
Il disegno dell’islam mondiale ha trionfato da tempo, quando è riuscito ad
ottenere la succube complicità dei leader occidentali che invece di
contrastarlo ne sono lo strumento più affidabile e prezioso. Ergo il peggiore
nemico letale dell’Occidente non è l’ISIS, ma sono gli stessi leader
occidentali che evitano accuratamente di contrastare il disegno di conquista
che l’islam sta efficacemente attuando da anni.
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